Bacino idrico Siciliacque a rischio contaminazione, denuncia solleva dubbi

 
0

Gela. Un bacino idrico, destinato a rifornire non solo diverse utenze cittadine ma anche quelle del comune di Vittoria, occupato da resti d’amianto e rifiuti industriali. La denuncia arriva da un gruppo di associazioni e da una parte della politica vittoriese.

Si teme, infatti, che la falda idrica del bacino ragusano di Giardinello, con il passare del tempo, sia stata contaminata. Al centro della denuncia, c’è l’ex Cartiera, chiusa da anni, e rimasta abbandonata proprio a poca distanza dall’area del bacino.
I tecnici della società Siciliacque utilizzano quella fonte per pompare risorse da distribuire alle utenze delle due città. La fabbrica è rimasta inutilizzata e i materiali che vennero adottati per la realizzazione della copertura sono stati smaltiti senza rispettare i criteri di legge.
Per questa ragione, il rischio si chiama contaminazione. I quantitativi assorbiti dai tecnici di Siciliacque vengono redistribuiti, nel caso gelese attraverso il passaggio a Caltaqua: servendo, in questo modo, centinaia di clienti.
Le società interessate, comunque, smentiscono qualsiasi rischio legato alla salute pubblica. La zona finita nel mirino dei sospetti sarebbe già sottoposta ad un’ampia attività di bonifica che dovrebbe escludere qualsiasi eventuale problema. La questione, in ogni caso, è stata rilanciata anche tra i banchi del consiglio comunale di Vittoria.
“Il consiglio comunale impegna il sindaco e l’amministrazione – si legge nella mozione presentata da otto consiglieri del centro ragusano – a  presentare entro il 10 Ottobre una relazione analitica sulle questioni sollevate da questa mozione e dal conseguente dibattito, dando cognizione al consiglio delle vicende, ove occorrenti e confermate, che riguardano le dotazioni specifiche dei comuni di Vittoria e Gela con riferimento alle dotazioni provenienti dal dissalatore di Gela, dalle dighe del territorio, e  da tutti i pozzi di Contrada Giardinello, gestiti oggi da Sicilia Acque, e la loro ripartizione tra i comuni di Vittoria e Gela”.
Un monito, invece, almeno per il momento, che non sembra essersi manifestato sul versante delle istituzioni gelesi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here