Aveva investito mortalmente Nunzia Razza, il Gup condanna Rocco Pizzardi

 
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Gela. Aveva azzardato un sorpasso, investendo lo scooter sul quale viaggiava Nunzia Razza. Nell’impatto contro un guard-rail, la donna di 39 anni perse la vita, a pochi metri dalla sua abitazione, in via Alberto Salietti.

Ieri, il Gup e presidente del tribunale, Alberto Leone, ha condannato per omicidio colposo il conducente dell’autovettura, Rocco Pizzardi, una Fiat Stilo. L’uomo ha patteggiato la pena che da 2 anni e 3 mesi è stata ridotta a 14 mesi e, successivamente, sospesa. A difendere i diritti dei genitori, dei fratelli e del primogenito della vittima è stato lo studio legale di Giovanna Cassarà che si è già costituita parte civile”.

L’incidente mortale si era verificato poco dopo mezzogiorno dell’11 agosto 2011, in via Settefarine. Il corpo straziato di Nunzia Razza fini la sua corsa all’imbocco con via Alberto Salietti. L’impatto fu violentissimo, e Nunzia Razza anche se indossava il casco morì sul colpo, schiacciata dall’auto contro un guard rail che delimita via Settefarine con la via Salietti. Il primo esame medico legale aveva confermato una lesione alla scatola cranica. Sul posto erano stati i carabinieri della locale compagnia territoriale a effettuare i rilievi per ricostruire la dinamica del sinistro mortale. Il sostituto procuratore Serafina Cannatà si è occupata del caso, ipotizzando da subito il reato di omicidio colposo. Ieri, la sentenza del Gup ha confermato che quel sorpasso non consentito è stato causa del decesso di Nunzia Razza, divorziata e madre di tre figli: Francesco e Ilenia, allora entrambi minorenni, e il più grande, Emanuele.

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