Gela. Il protocollo di intesa, per il passaggio di gestione delle strutture portuali locali, è stato firmato, come ha annunciato l’assessore regionale Toto Cordaro. Solo qualche giorno prima, il senatore grillino Pietro Lorefice, riferendosi all’Autorità della Sicilia Occidentale, sotto la cui competenza ora ricade la portualità cittadina, ha spiegato che la Regione non aveva ancora provveduto al passaggio formale, delle infrastrutture, in favore del ministero. Ritardi ritenuti gravi dal senatore, proprio perché l’Autorità portuale dovrà prendere in carico una situazione, sicuramente molto complessa. I consiglieri comunali di “Liberamente”, assai vicini all’assessore Cordaro, considerano le parole del senatore, perlomeno poco precise. “Il senatore incappa in un errore quando dice che il presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti non sa niente del protocollo d’intesa, perché non trasmesso. Il senatore confonde piani di competenza e piani di attuazione, con il protocollo firmato dall’assessore regionale Toto Cordaro, che non va inviato all’Autorità portuale ma al ministero per la controfirma. Infatti, il protocollo d’intesa è concluso da Regione e Stato, del quale il senatore è un rappresentante. L’esecutore finale di questo accordo poi sarà l’Autorità portuale attraverso il presidente Monti. Ecco, la ragione per la quale lo stesso Monti non ne era a conoscenza. Il protocollo d’intesa firmato dall’assessore Cordaro non doveva essere inviato a Monti ma al ministero competente”. Secondo Casciana e Grisanti, il protocollo è un passo importante, perché con l’intervento dell’Autorità portuale, potrebbero sbloccarsi anche i lavori al porto rifugio, attesi da tempo immemore. “Invitiamo il senatore Lorefice a leggere bene le carte e a documentarsi prima di esternare una serie di inesattezze che portano i cittadini a confondersi. Ribadiamo che il protocollo firmato sblocca una situazione che correva il rischio di arenarsi e che invece accorcia di molto i tempi burocratici per far partire finalmente l’iter per l’escavo e l’allungamento del braccio del porto rifugio – concludono i consiglieri di “Liberamente” – al senatore Lorefice, che ha dichiarato che prima di fare annunci bisognerebbe accertarsi che i documenti arrivino a chi li deve ricevere, chiediamo di essere più cauto nelle dichiarazioni e di collaborare, con i fatti, alla risoluzione dei problemi”.
I grillini del Movimento cinquestelle, attraverso il sottosegretario Giancarlo Cancelleri e con lo stesso Lorefice, hanno seguito la strada dell’intervento dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, per tentare di uscire dal pantano di interventi mai partiti, soprattutto al porto rifugio. Per il gruppo di “Liberamente”, in questo caso, il senatore ha dato addosso alla Regione, ma immotivatamente.