Gela. I magistrati della procura ritengono di aver fatto luce su alcune azioni di fuoco, verificatesi negli ultimi anni in città. Sono state chiuse le indagini rispetto ad incendi di automobili, registrati in diverse zone del perimetro urbano. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su indagati, già coinvolti in altre inchieste, da “Falco” a “Stella cadente”. Avrebbero agito soprattutto su commissione. Tra gli episodi, anche il rogo della vettura di una donna, che aveva avuto una relazione sentimentale, a quanto pare poi interrotta, con il mandante di uno dei danneggiamenti. Nell’elenco degli indagati, ci sarebbe anche l’attuale collaboratore di giustizia Giovanni Cannotto. Con le sue dichiarazioni, ha contribuito a svelare diversi episodi riconducibili anche ai clan.
Si è già autoaccusato di incendi e danneggiamenti, nella gran parte dei casi messi a segno, sempre su commissione. In questo filone investigativo, però, viene esclusa l’aggravante mafiosa.