Gela. Avrebbero cercato di distrarre fondi alla curatela fallimentare delle loro due aziende. Così, i magistrati della procura gli contestano i reati di bancarotta fraudolenta e documentale.
Le verifiche finanziarie. Davanti al giudice dell’udienza preliminare Veronica Vaccaro sono finiti Paolo Bordieri e Graziella Morselli, titolari d’importanti aziende impegnate nel settore della vendita di autoveicoli in città. Nel maggio di due anni fa, i militari della guardia di finanza arrestarono lo stesso Bordieri dopo aver scoperto il presunto giro di somme distratte. L’imprenditore finì ai domiciliari. Gli indagati, per il tramite dei loro legali di fiducia Nicoletta Cauchi e Danilo Tipo,hanno sempre contestato le accuse. Intanto, proprio la curatela fallimentare delle due aziende, per anni attive nella vendita di automobili e motoveicoli, ha scelto di costituirsi parte civile. A rappresentare il fallimento delle aziende sono gli avvocati Filippo Spina e Giuseppe Condorelli. Stando alle accuse, gli indagati avrebbero cercato d’impedire la ricostruzione dei patrimoni societari finiti al centro delle verifiche. L’udienza preliminare dovrebbe aprirsi il prossimo 10 marzo.