Gela. “E’ un ausiliario il dipendente protagonista della vicenda di sesso orale in un ascensore del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele”. A precisarlo è Roberto Cammarata, presidente del collegio Ipasvi (Infermieri professionali assistenti sanitari vigilatrici d’infanzia) della provincia intervenuto a difesa degli infermieri.
Il presidente del collegio Ipasvi sottolinea: “non è la prima volta che un qualsiasi operatore ospedaliero con una divisa venga identificato come infermiere, denigrando l’immagine di tutta la categoria”.
L’intervento dell’Ipasvi apre nuovi scenari sulla vicenda che dopo la qualifica potrebbe svelare anche il nome del dipendente ausiliario della struttura di via Palazzi.
“Per noi è importante sapere che non si è trattato di un infermiere – spiega Cammarata – Informerò il direttore di presidio Luciano Fiorella con una nota per fare chiarezza. Non so chi era l’altra persona.
E’ un episodio increscioso perché butta discredito su tutto il personale che lavora alacremente prodigandosi per la salute delle persone”.