Gela. Un’omessa notifica ha fatto slittare al prossimo marzo l’inizio dell’udienza preliminare a carico di un formatore, finito in un’indagine su presunti atti sessuali con un minore. Per gli investigatori, i fatti si sarebbero concretizzati anche a margine di attività parrocchiali. Pare infatti che l’imputato fosse assai impegnato proprio in questo contesto. La mancata notifica alla parte offesa, ha indotto il gup a disporre il rinvio. L’indagine si è concentrata sui contatti che avrebbe avuto con il minore. Sarebbe stato il giovane a riferire alcuni particolari nel corso di un altro procedimento. Pare sia stato lo spunto che ha poi generato le attività investigative a carico dell’imputato.
Non è da escludere che il giovane che raccontò dei presunti rapporti sessuali possa decidere di costituirsi parte civile. Tutti aspetti che saranno delineati nel corso della prossima udienza. Durante le indagini sarebbero stati condotti approfondimenti anche tecnici, con la disamina del contenuto di intercettazioni e di chat. La procura aveva già avanzato la richiesta di rinvio a giudizio, ritenendo fondate le contestazioni.
