Gela. L’aspetto finanziario continua a tenere banco a Palazzo di Città. Ci sono verifiche continue in corso e in settimana sono arrivati anche i consulenti che stanno seguendo l’evolversi della situazione generale, con l’obiettivo puntato sul piano di riequilibrio da trasmettere alla Corte dei Conti entro fine ottobre. Un ruolo importante ce l’ha sicuramente l’assise civica. I consiglieri, subito dopo il breve stop ferragostano, si troveranno davanti altre tappe delicate, a partire proprio da quella degli atti finanziari. Il presidente del civico consesso Salvatore Sammito ha già convocato una conferenza dei capigruppo. Al centro del dibattito ci saranno le variazioni di bilancio, essenziali in piena emergenza dei conti per assicurare la tenuta dei progetti e dei finanziamenti. I revisori, che parteciperanno alla riunione, hanno dimostrato di voler mantenere fermezza su questo tema e non intendono ammettere possibili forme di nuovo indebitamento.
L’amministrazione comunale invece è certa che ci possano essere i margini per esitare favorevolmente le variazioni più importanti e sul tavolo c’è inoltre la questione delle royalties estrattive che una norma approvata dall’Ars svincola temporaneamente dalla destinazione principale. Su questo versante sono in atto confronti tecnici e la giunta vorrebbe ottenere il via libera per variazioni a copertura di progetti finanziati come i lavori per la scuola “Solito” e quelli del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia. I revisori hanno già confermato di non aver emesso pareri in tal senso. Attendono ulteriori dati dagli uffici dei settori. Questioni che probabilmente l’assise civica si troverà ad affrontare e la convocazione disposta dal presidente Sammito sembra voler andare nella direzione di un faccia a faccia preliminare tra consiglieri, revisori e amministrazione. Anche il presidente, in giornata, ha partecipato ad una riunione insieme alla giunta, ai dirigenti e agli stessi revisori. È soprattutto il settore lavori pubblici, retto dall’assessore Romina Morselli, a spingere per un’accelerazione netta sulle variazioni di bilancio, unica via al momento per non rischiare sui progetti già in atto.