"Atti bilancio in regola anche senza emendamento", Alabiso: "Da Cavallo recita per astensione"
Secondo la dem Lorena Alabiso, che in aula ha confermato il pieno appoggio della maggioranza all'emendamento, la ricostruzione della meloniana va solo a giustificare il non voto allo strumento finanziario
Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato, ieri sera approvato in aula consiliare, certamente è una tappa significativa nella programmazione impostata dal sindaco Terenziano Di Stefano, soprattutto in chiave dissesto, ma allo stesso tempo è stato fonte di strategie politiche. La maggioranza, come abbiamo riferito, si è compattata, dando piena fiducia al sindaco. L'opposizione invece si è divisa, anche sull'emendamento siglato Forza Italia. L'esponente FdI Sara Cavallo ha scelto di astenersi, insieme al consigliere Dc Armando Irti, scindendo il drappello di centrodestra: con gruppo misto, azzurri e leghisti, che invece si sono posti sul fronte del sì. Per Cavallo, anche l'emdamento non risolverebbe la "confusione amministrativa" generata, da ultimo, dalla delibera di giunta della scorsa settimana, adesso allineata al testo complessivo, proprio attraverso l'atto proposto da Forza Italia. Secondo la dem Lorena Alabiso, che in aula ha confermato il pieno appoggio della maggioranza all'emendamento, la ricostruzione della meloniana va solo a giustificare il non voto allo strumento finanziario. "L’emendamento è stato sostenuto esclusivamente per garantire massima chiarezza e trasparenza, non perché vi fosse il minimo dubbio sulla correttezza degli atti. La dirigente al bilancio ha già certificato che la modifica non incide in alcun modo sui dati contabili né sugli allegati. È stato un atto di responsabilità, utile a consentire a tutti, anche all’opposizione, di votare senza pretesti. Per questo, ritengo gravissime le affermazioni pronunciate in aula dal consigliere di Fratelli d’Italia, Sara Cavallo - dice Alabiso - secondo la quale l’emendamento non sanerebbe la mancata menzione della seconda delibera di giunta. Dichiarazioni formulate in modo tale da far credere che il consiglio stesse votando un bilancio con allegati diversi da quelli esaminati, arrivando così a insinuare dubbi persino sul parere dei revisori dei conti. Un atteggiamento, questo, che non solo getta discredito sugli organi di controllo ma che dimostra una pericolosa leggerezza nell’affrontare temi che richiedono rigore, competenza e senso delle istituzioni. La verità è semplice, il consigliere Cavallo aveva già deciso di astenersi e, non avendo alcuna motivazione credibile da presentare alla città, ha scelto di costruire una tesi infondata, producendo una gaffe politica e istituzionale di proporzioni notevoli". Secondo Alabiso, in tema di bilancio, deve necessariamente prevalere una disamina tecnica. "Chi non possiede competenze tecniche non può permettersi di parlare come un tecnico né tantomeno insinuare dubbi sulla legittimità degli atti solo per giustificare un voto già scritto. La città merita serietà, non recite mal riuscite", conclude Alabiso.
In foto Alabiso in aula consiliare
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