Attaguile ha incontrato i moderati, “da Gela un laboratorio con il centro protagonista”

 
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Francesco Attaguile

Gela. In settimana, un passo deciso l’hanno fatto indicando un loro candidato a sindaco, il socialista Piero Lo Nigro. Può essere una delle soluzioni sulla quale l’agorà politica dovrà esprimersi, già da domani sera. Nel contesto del tavolo dei moderati, però, c’è chi ritiene che il nome di Lo Nigro non possa andare incontro ad una gara interna, essendo espressione di una sintesi, rappresentativa anzitutto dell’area di centrosinistra. Non la pensano così altre anime che si rivedono nell’agorà, con progressisti e civici. I moderati non si fermano e il loro tavolo ha attratto l’attenzione di uno storico rappresentante dell’area popolare, Francesco Attaguile. Lo scorso anno, partendo anche da scelte post-primarie dem, come quella di Giuseppe Fioroni, ha supportato il progetto “Popolari in rete”, sostenuto pure da Giuseppe De Mita. Ieri, Attaguile ha incontrato i rappresentanti di riferimento del tavolo moderato. “Da Gela può svilupparsi un laboratorio, con un protagonismo del centro – dice – ho avuto la sensazione che ci sia grande consapevolezza. Il nostro punto di riferimento, mio personale, è quello popolare. Da sturziano non posso che dire di partire dai territori. Gela è una città importante, anzitutto per la sua storia e le radici del popolarismo passano da quello che accadde durante la Seconda guerra mondiale. Ho notato una comunanza per lo sviluppo di un progetto che va da Italia Viva, passando per Noi moderati, socialisti, liberali e civici”. Attaguile è in contatto con il presidente nazionale dei liberali, Stefano De Luca. L’ex sindaco di Catania è assai interessato a valutare quello che sta emergendo in città, “anche per calarlo in un contesto regionale, pure in relazione alle provinciali che potrebbero tenersi il prossimo autunno”. Non sembra voler mettere fretta ai moderati locali né ha intenzione di porre obiettivi predeterminati. Sicuramente, la sua area di centro osserva con molto interesse. “Quella espressa dai moderati a Gela è una candidatura assolutamente degna e ricca di storia – sottolinea – non si esclude che si possa aprire ad altre forze. Noi vorremmo porci come facilitatori e bisognerà poi vagliare quale alleanza possa essere più efficace, con Pd o Movimento cinquestelle, da una parte, o con quello che rimane dei centristi nel centrodestra. I Sicilia, c’è inoltre Cuffaro che ha una presenza organizzata. Sicuramente, c’è bisogno di un grande partito di centro. Noi abbiamo seguito con interesse il tentativo di fusione tra Italia Viva e Azione, poi fallito”.

Attaguile conferma l’esigenza di vagliare anzitutto ciò che accadrà nei territori. In città, l’ex primo cittadino etneo continua ad avere contatti diretti con Salvatore Placenti e con altri esponenti di lungo corso. “L’obiettivo non è il quattro per cento delle europee, anche se spero che tutti i partiti della nostra area possano superare quella soglia”, precisa. “Popolari in rete”, nelle sue successive denominazioni, nacque soprattutto per dare seguito al percorso politico di chi non si rivide nel Pd del segretario Schlein. Il tavolo dei moderati, ad oggi inserito nell’agorà politica, diventa quindi un banco di prova, per fare da base, eventualmente, ad un progetto sempre più ampio e marcatamente di centro. Non è da escludere che le anime locali possano mettere pure questo sul tavolo dell’agorà, nel perorare la candidatura di Lo Nigro.

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