Gela. Un punto di incontro sul futuro prossimo dell’Ato rifiuti in liquidazione non c’è e non pare facile da definire. Il vertice di ieri in Regione, del quale abbiamo riferito, ha rafforzato ancora di più le distanze tra i sei sindaci che chiedono l’assemblea per il subentro della Srr4 e la sostituzione del commissario Lucisano e l’avvocato Lucio Greco che ha parlato di “scelta infelice” riferendosi all’assenza proprio dei primi cittadini di Niscemi, Delia, Sommatino, Butera, Mazzarino e Riesi. Abbiamo già riportato che il commissario dell’ambito ha preannunciato la presentazione di un bilancio di liquidazione e di un piano per il capping delle vasche dismesse A-B e C-D di Timpazzo. Il vicepresidente Srr e sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri ha invece ribaltato le valutazioni di Greco, sostenendo che l’unico intento dell’avvocato e del commissario Lucisano è di “fuggire dall’assemblea e di mantenere un carrozzone mangiasoldi”.
Greco conferma quello che aveva già riferito negli scorsi giorni, prima ancora dell’incontro palermitano. “Il processo di liquidazione – afferma – prosegue nella piena legalità e nel solco tracciato dalla normativa in vigore. E non potrebbe essere altrimenti. Mi sorprende semmai che qualcuno continui ad affermare di non aver coinvolto la Regione e segnatamente l’assessore, invocandone, a più riprese, l’esercizio dei poteri di vigilanza”. Ieri, c’erano sia l’assessore che il dirigente del dipartimento acqua e rifiuti. “Al collega Bancheri – conclude – suggerisco pertanto di essere più cauto e attento, in futuro, rispetto alle note che firma. Trovo singolare che lui stesso non si sia presentato all’incontro di Palermo, avendolo invocato a più riprese, in uno con gli altri sindaci”.