Gela. Era attesa quasi come una resa dei conti, anzitutto politica. Invece, l’assemblea dell’Ato rifiuti in liquidazione, in prima convocazione, è andata deserta. C’erano solo il commissario Giuseppe Lucisano e i componenti del collegio sindacale, che hanno formalizzato l’indizione della seduta dopo mesi di pressing istituzionale dei sindaci di Niscemi, Butera, Delia, Sommatino, Riesi e Mazzarino. Se ne riparlera’ domani, in seconda convocazione. Sembra evidente che l’assenza dei sindaci possa essere una strategia, così da ritrovarsi tra ventiquattro ore, ma con soglie di voto più basse e senza che le quote maggioritarie del Comune di Gela possano essere decisive. Il sindaco Lucio Greco infatti, anche ieri in consiglio comunale nel corso del monotematico sulla vicenda Ato, ha confermato il sostegno a Lucisano. Gli altri sindaci puntano alla revoca e alla chiusura in tempi rapidi della liquidazione, con il passaggio alla Srr4.
In settimana, si è già tenuto un tavolo tecnico in Regione, ancora una volta senza i sei sindaci ma con Greco e Lucisano. L’Ato ha indicato la piena titolarità sul sistema di compostaggio e sugli asset principali. Il commissario vuole avanzare nella liquidazione ma senza mettere a rischio il patrimonio dell’ambito e i crediti maturati. I sei sindaci temono un prolungamento sine die della liquidazione e costi eccessivi. Ieri, il sindaco Greco ha però chiesto pubblicamente se ci sia un interesse dei suoi colleghi a “mettere le mani sull’Ato e sulle vasche”. Secondo l’avvocato, tutte le manovre sono finalizzate proprio ad un controllo totale dell’impiantistica, con il subentro di Srr e Impianti Srr, e senza garanzie per l’ambito e per i rapporti in essere. Intorno alla permanenza o meno del commissario, si muovono tante rivalse politiche ma probabilmente pure la volontà di cambiare rotta, mettendo in inferiorità il sindaco Greco.
