Gela. L’Atletico Gela vuole andare avanti. Dopo aver superato il Rosolini sul suo campo di gioco, la formazione allenata dal duo Giovanni Di Somma-Salvatore Di Stefano dovrà affrontare un nuovo ostacolo, lo Scordia. L’entusiasmo è però contagioso, ed i giallorossi andranno in terra etnea per giocarsi l’ulteriore chance promozione.
Il direttore sportivo Marco Cammarata spera nella nuova impresa. “A Rosolini abbiamo giocato veramente bene – ammette il ds – i ragazzi hanno gestito bene la partita, giocando con personalità. Soprattutto nel secondo tempo, i ragazzi hanno mostrato maggiore freschezza atletica, al contrario del Rosolini”.
Peccato non poter avere il pubblico dalla propria parte.
“Così come a Rosolini, anche lo Scordia potrà sfruttare il fattore campo – dice Cammarata – rispetto però ai siracusani, giocheremo su un terreno in sintetico, diverso dal brutto fondo campo di domenica scorsa. Speriamo di poter fare valere la nostra velocità, sfruttando le corsie laterali. Poi non ci dispiacerebbe se in tribuna ci fossero nostri tifosi. Scordia è un campo assolutamente tranquillo”.
Il portiere Donato Camiolo spera di non dover diventare protagonista. “A Rosolini i miei compagni sono stati bravi – dice – non ho dovuto compiere interventi miracolosi. Il successo è stato meritato ed il rigore nettissimo”.
In campionato i rossoblù hanno concluso al secondo posto, lottando fino a poche giornate dalla fine della stagione per la promozione diretta con la Leonfortese. Con l’Atletico Gela è riuscito a pareggiare al Mattei per 1-1 grazie ad una prodezza di Nicotra, uno dei calciatori più esperti.
L’Atletico vuole andare avanti, ed approdare in Eccellenza. Dopo aver perso il calcio professionistico sarebbe un torneo regionale da cui ripartire con un minimo di interesse. Il pubblico infatti è scomparso e la tribuna è desolatamente semivuota per le gare interne dell’Atletico. Ecco perché l’Eccellenza va conquistata, a denti stretti e con coraggio.
