Ati, tra Di Stefano e Conti un feeling maggiore: si riaprono i giochi per la presidenza?
Un eventuale tandem istituzionale potrebbe dare maggiori chance al primo cittadino gelese, che deve vedersela con un centrodestra che sul territorio ha già la guida del Libero Consorzio di Caltanissetta e del cda della Srr4 per il ciclo rifiuti
Gela. "Con la consegna dei lavori per la rete fognaria di Manfria si chiude un cerchio", così hanno riferito, questa mattina, il sindaco Terenziano Di Stefano e il presidente Ati Massimiliano Conti. Non solo la rete fognaria, sulla quale si è fatto sentire il pressing istituzionale soprattutto del Pd: Di Stefano e Conti hanno annunciato che la terza fase di sostituzione della rete idrica vetusta della città sarà candidata per nuovi finanziamenti. Inoltre, sono conclusi i lavori per la nuova rete idrica della frazione balneare. Tra il primo cittadino e il presidente Ati pare che il dialogo sia piuttosto consapevole e le divergenze manifestate, politicamente, nella fase delle provinciali, sembrano messe alle spalle. Le distanze di posizionamento rimangono, con Conti ormai sotto bandiera salviniana e Di Stefano sempre più radicato nell'area progressista e civica. In un ragionamento più territoriale, però, gli equilibri possono svilupparsi sui temi e su settori strategici, come quello idrico. La conferenza stampa odierna, indetta appunto per annunciare la consegna dei lavori della rete fognaria di Manfria, può diventare, forse, il preludio alle intese per la nuova governance dell'Assemblea territoriale idrica? La prossima settimana, dopo diversi slittamenti e rinvii ufficiali, i sindaci della provincia saranno chiamati a esprimersi sulla guida dell'Ati, fino a oggi portata avanti da Conti. Il sindaco di Niscemi, pur avendo fatto sapere, a più riprese, di non essere interessato a un mandato bis, non ha mai avanzato le proprie dimissioni ufficiali. C'è chi ritiene che possa essere in corsa per mantenere il suo ruolo e dare continuità agli investimenti coordinati dall'Ati. Sembra però che con Di Stefano, non da ora interessato alla presidenza Ati anche per una questione di bilanciamento della rappresentanza, qualche scenario in più possa aprirsi. Un eventuale tandem istituzionale potrebbe dare maggiori chance al primo cittadino gelese, che deve vedersela con un centrodestra che sul territorio ha già la guida del Libero Consorzio di Caltanissetta e del cda della Srr4 per il ciclo rifiuti. Non è però un centrodestra granitico né votato a un'intesa blindata per l'Ati. "Cosa succederà durante l'assemblea dell'Ati? Tutto può accadere", si sono limitati a dire Di Stefano e Conti, a conclusione della conferenza stampa di questa mattina. Se il centrodestra riuscirà a mettere la propria casella sulla presidenza Ati, farà tris, chiudendo l'intrigo. In caso contrario, magari con sostegni inattesi o fino a ora tenuti sottotraccia, Di Stefano potrebbe spuntarla (con il beneplacito di Conti?).
In foto i sindaci Di Stefano e Conti
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