Ati idrico, primi atti del nuovo corso Di Stefano: ok a piano rafforzamento struttura

Si è riunito il nuovo consiglio direttivo

26 ottobre 2025 16:20
Ati idrico, primi atti del nuovo corso Di Stefano: ok a piano rafforzamento struttura  -
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Gela. Il nuovo corso dell'Assemblea territoriale idrica, adesso affidato al sindaco Terenziano Di Stefano, che è subentrato al primo cittadino niscemese Massimiliano Conti, ha iniziato a definire i primi atti ufficiali. Venerdì, si è tenuta una riunione del consiglio direttivo, presieduto appunto da Di Stefano e composto del vice Salvatore Noto (sindaco di Marianopoli) e dagli altri membri Walter Tesauro (primo cittadino di Caltanissetta e presidente della Provincia), Gioacchino Comparato (San Cataldo), Salvatore Sardella (Riesi), Salvatore Letizia (Sommatino) e Claudio Cipolla (Milena). Il consiglio direttivo ha dato il via libera al piano esecutivo di gestione 2025, al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, al 31 dicembre 2024, e alla razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche oltre che al censimento delle stesse e dei rappresentanti in organi di governo di società ed enti. Tra i punti affrontati e varati, l'atto di indirizzo volto a un primo rafforzamento della struttura burocratica dell'Ati, quasi del tutto mancante di personale. Il consiglio ha dato l'assenso per attività di affiancamento e supporto specialistico agli uffici dell'area amministrativa e finanziaria. Quello del personale è un aspetto che va valutato con la necessaria attenzione, per rafforzare un'Ati, a oggi quasi del tutto spoglia. Già il presidente uscente Conti ha dovuto sostenere il peso di un'attività intensa, estesa su tutti i Comuni della provincia, praticamente senza una struttura tecnica e burocratica. Inoltre, sembra intenzione di Di Stefano definire prima possibile la casella di spettanza del direttore generale, manager che manca all'appello ormai da diversi anni. L'ultimo a rivestire l'incarico, scelto da Conti, fu l'architetto Antonino Collura, attuale dirigente del Comune di Gela. Il ciclo idrico è da anni "croce e delizia" di un territorio provinciale spesso al centro di emergenze e pesanti carenze. Gela è uno dei punti deboli della catena, anche se in quest'ultimo anno pare che con più punti di approvvigionamento e con una programmazione volta alle infrastrutture, i periodi di stop delle forniture siano meno frequenti. Di Stefano ha già spiegato che "c'è ancora molto da fare". Sicuramente, si riparte da quanto realizzato sotto la presidenza Conti, con la quale l'amministrazione Di Stefano ha collaborato con frequenza.

In foto il presidente Di Stefano e il suo vice Noto

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