Ati idrico, in settimana l'assemblea per la nuova governance: si deciderà il dopo Conti
L'ultima parola toccherà ai sindaci e la politica avrà un peso, inevitabile. Spetterà poi al nuovo presidente individuare il direttore generale, che farà da vero e proprio manager per i progetti e gli investimenti sulla rete

Gela. Questa mattina, non c'era durante la riunione per il monitoraggio della situazione idrica in città. Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, presidente dell'Assemblea territoriale, che sovraintende il ciclo locale dell'acqua, sta per lasciare il vertice Ati, dopo diversi anni di attività. E' stato il primo presidente in assoluto dell'Assemblea territoriale, che a livello provinciale ha tardato parecchio ad essere costituita. In settimana, è fissata l'assemblea per la nuova governance. Saranno i sindaci di tutti i Comuni del territorio a eleggere il nuovo presidente. Una riconferma di Conti non pare un'opzione concreta. Il sindaco di Niscemi non sembra avere intenzione di riproporsi. Il primo cittadino di Caltanissetta Walter Tesauro, fresco di vittoria alle provinciali, già occupa due cariche importanti, appunto con la fascia tricolore del municipio nisseno e con quella blu del Libero Consorzio. Un terzo ruolo, peraltro molto delicato, non pare per nulla messo in conto. C'è chi, in queste settimane, ha posto la casella del sindaco gelese Terenziano Di Stefano, peraltro primo cittadino del Comune più grande di tutta la Provincia. Lui stesso, ormai tempo addietro, ha dato una disponibilità di massima purché la sua eventuale iniziativa non scateni logiche politiche o di schieramento. Il centrodestra, che alle provinciali si è presentato diviso proprio con le candidature di Tesauro e Conti, ha i numeri sul territorio mentre Di Stefano può contare sull'area progressista e su un tessuto civico che man mano si sta sviluppando. Alle provinciali, l'esito non è stato a suo favore. Arrivare alla presidenza Ati potrebbe diventare anche simbolico, visto che Gela nel tempo è stato uno dei Comuni con i maggiori deficit nel servizio idrico, con crisi costanti, oggi meno pesanti rispetto al recente passato. Non sarà facile e il primo cittadino gelese non sembra intenzionato a fare battaglie di schieramento. Le alternative, portano tutte a sindaci di Comuni più piccoli, sia del sud della provincia sia del Vallone. E' evidente comunque che la governance Ati non è un capitolo facile da approcciare, a maggior ragione a fronte dell'inchiesta avviata mesi fa dalla procura di Caltanissetta. L'ultima parola toccherà ai sindaci e la politica avrà un peso, inevitabile. Spetterà poi al nuovo presidente, tra gli altri adempimenti a carattere d'urgenza, individuare il direttore generale, che farà da vero e proprio manager per i progetti e gli investimenti sulla rete idrica.