Gela. Per gli investigatori e per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, avrebbe imposto la propria assunzione ad alcuni imprenditori edili locali. Le presunte pressioni agli imprendtori. Tutto dietro l’ombra della nuova stidda. Adesso, Davide Nicastro, per il tramite del suo legale di difesa, è pronto ad optare per un rito alternativo che chiuderebbe il procedimento senza arrivare al dibattimento. La conferma è arrivata davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta. Nicastro, in passato dagli inquirenti ritenuto vicino al gruppo della nuova stidda, deve rispondere della presunta estorsione imposta ad almeno due gruppi imprenditoriali locali, attivi nel settore edile. Stando alle contestazioni, si sarebbe fatto assumere solo con l’obiettivo di avere una copertura. Gli imprenditori che avrebbero subito le pressioni, fino ad accettare di assumerlo, hanno scelto di costituirsi parte civile con gli avvocati Maurizio Scicolone e Giovanni Bruscia. Davide Nicastro, invece, è assistito dall’avvocato Concetta Di Stefano.