“Assessori Pd? Non possono esserci nomi imposti”, Orlando: “Decida il partito in una riunione”

 
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Il gruppo consiliare del Pd

Gela. I tempi per la scelta di almeno uno dei nuovi assessori potrebbero essere più lunghi del previsto. Il sindaco Terenziano Di Stefano si trova davanti all’esigenza di un cambio in corsa, vista l’esigenza espressa dagli attuali assessori Arancio e Favitta, destinati a lasciare la giunta per ragioni personali e di lavoro. I comunisti hanno già avanzato il loro nominativo, per l’eventuale sostituzione di Favitta. In casa dem, invece, la situazione attuale non è proprio così lineare. Sulla carta, sembra che Arancio possa essere sostituito dal consigliere comunale Giuseppe Fava, che lo sta seguendo fin dall’inizio nell’attività amministrativa. Se Di Stefano dovesse decidere di assegnare ai democratici anche una seconda posizione, più di qualche dubbio in più potrebbe emergere, anzitutto negli equilibri interni del Pd. “Nomi del Partito democratico per la giunta? Non so nulla – dice il capogruppo consiliare Gaetano Orlando – non so cosa abbiamo riferito i componenti della struttura commissariale. Una cosa è certa, non possono esserci nomi imposti anche perché non durerebbero a lungo. Il sindaco ha chiesto assessori che abbiano la piena fiducia dei gruppi consiliari. Ritengo che le decisioni del Pd debbano passare da una riunione. Deve scegliere il partito”. Orlando precisa ulteriormente la sua posizione. “Il partito, in casi come questo, ha sempre scelto sulla base del criterio dello scorrimento della lista – continua – ora, forse, si vuole utilizzare un parametro misto, con un nome esterno. Ripeto, si passi da una riunione. Forse, il commissario Arancio è restio a convocarla. Ho chiesto un intervento, eventualmente, del segretario provinciale”.

Pare piuttosto evidente che ci siano incastri che non quadrano in casa democratica. “I nomi imposti allontano dal nostro partito – conclude Orlando – come capogruppo il mio unico interesse è mantenere l’unità dei sei consiglieri. Nella nostra lista ci sono tanti esponenti che possono dare un contributo alla città. Ad esempio, la giovane Francesca Miano si è spesa e ha partecipato con la volontà di costruire un’idea diversa. Si potrebbe decidere di darle questa possibilità. Le scelte vanno formalizzate all’interno del partito”. Il messaggio è chiaro, rivolto al gruppo dirigente della struttura commissariale, che ieri ha avuto un incontro con il sindaco.

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