Gela. La prima giunta senza gli esponenti di Azione si è tenuta questa mattina, a Palazzo di Città. Il sindaco Lucio Greco ha convocato tutti gli assessori, chiaramente non c’era l’ormai ex titolare dello sviluppo economico Francesca Caruso, che ha lasciato in settimana seguendo le scelte del gruppo calendiano. L’avvocato può contare su un esiguo zoccolo duro, almeno in amministrazione, e sugli autonomisti. La convocazione è servita all’approvazione di alcuni atti che andavano varati. Sembra comunque che non sia mancato più di un passaggio alle vicende politiche. Non è un mistero per nessuno, neppure per i pezzi della sua giunta, che l’intenzione sia quella della “continuità amministrativa”. Il primo cittadino cercherà di arrivare ad un mandato bis, sicuro che quanto fatto fino ad oggi possa trovare il consenso degli elettori. L’avrebbe confermato agli assessori. Quale possa essere il perimetro politico che dovrà connotare la corsa per la riconferma, non è ancora ben inquadrato. Attualmente, in giunta, l’avvocato Greco può contare su un unico partito strutturato, l’Mpa. Proprio i lombardiani, fino ad oggi, non si sono mai sbilanciati. Non si sono affrettati a dire sì al Greco bis così come, al momento, non hanno neppure chiuso del tutto le porte. Nell’arco dei prossimi giorni, non è escluso che gli autonomisti possano fare il punto della situazione. Tra gli esponenti del partito c’è chi ritiene che “il tempo stringe” e quindi prima si deciderà il da farsi e meglio sarà per tutti. I dirigenti dell’Mpa hanno più volte partecipato al tavolo provinciale del centrodestra ma hanno pure ricevuto altre proposte, non necessariamente collocate nei due blocchi opposti. In giunta, ci sono due assessori che si riconoscono nel partito, il titolare del settore ambiente Ivan Liardi e quello del settore servizi sociali Ugo Costa. Stanno continuando a portare avanti le attività, per non lasciare da parte urgenze e situazioni amministrative che altrimenti andrebbero incontro ad un’eccessiva stasi. Il rapporto con il sindaco non è mai stato messo in discussione ma chiaramente il gruppo dovrà decidere quale direzione assumere e soprattutto se concludere il mandato amministrativo oppure lasciare prima della scadenza naturale. Il sindaco vede nell’Mpa una base importante per strutturare un progetto da presentare alla città. Un mandato bis pare molto complesso da raggiungere ma il primo cittadino nutre più di una concreta speranza. I faccia a faccia con i suoi assessori, probabilmente, si intensificheranno e l’avvocato adesso si trova a gestire pure il settore sviluppo economico, assorbito dai progetti Pnrr, visto l’addio di Azione.
Non c’è solo l’Mpa, però. Non sono da trascurare i rapporti interni con quello che è stato lo zoccolo duro della giunta, nelle ultime settimane con un coinvolgimento meno intenso. Ciò che è accaduto nell’iter per il progetto del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia, sembra aver raffreddato gli entusiasmi amministrativi dell’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli. Ha dovuto rinunciare al dossier, seguito per diverso tempo, proprio su decisione del sindaco. La stessa Morselli e l’assessore Salvatore Incardona sono sempre più vicini alla causa politica del forzista Marco Falcone e dovranno a loro volta valutare il prosieguo verso le urne. Il centrodestra dei partiti non ha mai aperto né a loro né all’avvocato Greco, ritenendo essenziale che si riparta da un’alternativa netta all’attuale giunta. Continuano a portare avanti il loro mandato, i due “tecnici” voluti dal primo cittadino, l’assessore al bilancio Mariangela Faraci e quello alla sanità e al patrimonio Antonio Pizzardi. Sono tanti i punti che saranno valutati nelle prossime settimane, forse decisive per scandire il timing dell’esperienza Greco e di un eventuale bis.