Gela. La politica ha snobbato il tavolo sugli investimenti di Eni, che anche questa mattina si è riunito a Palazzo di Città. L’accusa che arriva dal sindaco Lucio Greco e dalle organizzazioni sindacali è pesante, soprattutto perché rivolta in direzione dei parlamentari nazionali e regionali del territorio. In realtà, la critica più forte sembra indirizzata verso il senatore grillino Pietro Lorefice, che solo qualche giorno fa era stato piuttosto chiaro. “Per la proroga Via serviranno tra o quattro settimane”, aveva precisato. Pare che questa mattina, i componenti del tavolo permanente non siano riusciti ad avere un contatto diretto, neanche telefonico, con il parlamentare. “Le riunioni esistono per avere partecipazione e la scelta di snobbarle risulta indigesta per la grave crisi che Gela e la Sicilia stanno vivendo”, hanno scritto il primo cittadino e le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Una vicenda che rischia anche di creare fibrillazioni in giunta, dato che al tavolo non erano presenti né il deputato regionale dem Giuseppe Arancio né quello di Forza Italia Michele Mancuso, alleati di Greco nella maggioranza “arcobaleno” a Palazzo di Città. “Siamo qui per ottenere questo parere che sicuramente porterà centinaia di posti di lavoro. Se Eni realizzasse il progetto, anche a seguito dei segnali di futuri investimenti lanciati durante l’inaugurazione della green refinery – si legge ancora nella nota -il sito di Gela si candiderebbe a diventare attrattivo per altre aziende. Non si può snobbare un tavolo che riguarda 880 milioni di investimenti”. I grillini, però, non ci stanno a passare per quelli che non rispettano gli impegni. “A livello regionale e nazionale stiamo seguendo l’intera procedura della proroga Via – dice il deputato all’Ars M5s Nuccio Di Paola – personalmente, in queste ore sono impegnato in aula, dove stiamo valutando la riscrittura del collegato. E’ un atto molto importante. Il senatore Pietro Lorefice ha già fornito una tempistica sul rilascio della proroga. Non capisco questi attacchi, che mi sembrano strumentali”.
L’uscita pubblica del sindaco e dei sindacati non è piaciuta neanche ai dem, che sono parte integrante dell’alleanza di Greco. “Invito tutti a non fare populismo su un tema così serio – spiega il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina – il Pd, già lo scorso giugno, ha sollevato la questione. Ci sono due interrogazioni, una depositata al Senato e l’altra all’Ars. E’ stato il Pd a chiedere l’attivazione di un tavolo in commissione regionale attività produttive. Per noi, la questione è prioritaria. Apprezziamo il lavoro del sindaco e dei sindacati, ma bisogna lavorare tutti insieme. Stiamo rincorrendo una vicenda, comunque scaturita dalla firma di un protocollo di intesa, decisamente frettolosa. La salvaguardia dei lavoratori per il Pd è centrale. Su questa vicenda, scontiamo i ritardi del governo della Lega e le distrazioni della Regione”.
Ancora succubi del PD? Sindaco mettili fuori e anche senza il PD e l’ntergruppo i GELESI capiranno che per loro un c’è trippa per gatti.
Avanti Greco