Gela. Poca politica presente ma hanno risposto associazioni datoriali, l’antiracket, sindacati, club service ed esponenti della società civile, oltre al referente di “Casa Rosetta”, Giorgio De Cristoforo. Il sindaco Lucio Greco ha convocato a Palazzo di Città una riunione per un confronto sul futuro dell’ex villa Murana, confiscata e data alle fiamme. “Dispiace l’assenza della politica, assente anche con prese di posizione o dichiarazioni che non ci sono state. Sono argomenti che vanno al di là degli schieramenti. Lo Stato c’è e lo ha dimostrato con i recenti arresti. Faremo in modo di riconsegnare questo bene all’associazione Casa Rosetta, che ha ricevuto di recente anche riconoscimenti internazionali – ha detto il primo cittadino – mi aspetto che tutta la città dia un contributo fattivo. Serve un intervento di straordinaria manutenzione. Una raccolta fondi potrebbe aiutare”. Al confronto ha preso parte il presidente del civico consesso Salvatore Sammito.
L’affidamento è stato a favore di “Casa Rosetta”. “L’associazione si occupa di disagio sociale, aggregazione giovanile, recupero e attività sportiva, che costruisce una prospettiva di vita non devastante. Abbiamo offerto questa disponibilità ad aprire il centro di ascolto nella villa. È un progetto di formazione per la legalità – ha detto De Cristoforo – nessuno di noi prende indennità ma vogliamo solo aiutare chi è stato meno fortunato di noi”.
Il presidente di Confesercenti Rocco Pardo, quello di Confcommercio Francesco Trainito e il vertice di Sicindustria Caltanissetta Domenico Lorefice, hanno espresso le rispettive valutazioni rispetto al fatto che si debba valutare se il confronto sia da coordinare a Caltanissetta oppure in città. Salvino Legname, presidente dell’associazione antiracket, ha rilanciato la questione legalità sul territorio, sottolineando il mancato invito alla riunione. Guendalina Ruvio di Casartigiani ha ribadito che l’assenza delle forze dell’ordine e della politica è grave.
