Assegno unico, le novità per gli ex percettori del RdC

 
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Gela.  Prima che il governo Meloni abolisse il Reddito, l’importo dell’Assegno unico veniva corrisposto direttamente sulla carta Rdc. Sarà così fino alla mensilità di febbraio 2024, tenuto comunque conto che l’Isee già in possesso degli uffici pubblici ha perso in realtà validità lo scorso 31 dicembre 2023.Il quadro cambierà quindi da marzo 2024. Se non è già stata inviata, sarà necessario presentare una nuova domanda per l’Assegno unico che spetta alle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni (dai 18 ai 21 anni valgono però alcune limitazioni). Non esistono invece limiti di età per figli disabili a carico. È rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.

“La sola domanda per l’Assegno di inclusione non va infatti a sostituire in alcun modo quella per l’Assegno unico che, pertanto, deve essere sempre presentata per poter beneficiare della prestazione familiare” ha dichiarato un operatore del patronato gelese.

L’Inps sottolinea inoltre che ai fini di una puntuale erogazione degli importi dell’Assegno unico universale per i figli a carico è necessario, per gli utenti che abbiano presentato la relativa domanda, verificare la correttezza dei dati di pagamento indicati. In particolare, è necessario controllare l’esattezza del codice IBAN del conto corrente o della carta prepagata, che deve essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione.

“La precisazione è importante- continua l’operatore- implica che, da marzo in poi, l’Assegno unico non sarà più accreditato sulla card Rdc, come invece succederà fino alla fine del mese di febbraio.”

La domanda di Assegno Unico per l’anno in corso deve comunque essere presentata non oltre il prossimo 30 giugno. Così anche l’Isee aggiornato.

Gli eventuali arretrati verranno poi corrisposti in un secondo momento attraverso un conguaglioIn assenza di Isee valido, a partire dalla mensilità di marzo, l’importo spettante per l’Assegno unico sarà calcolato con riferimento ai minimi fissati dalla legge. Per il 2024 si tratta di 54,10 euro. Gli adeguamenti legati al costo della vita e quelli determinati dalle novità che entrano in vigore da gennaio: per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e limite Isee di 40 mila euro, è prevista un’ulteriore maggiorazione del 50% .

Dal 2023 per le famiglie che non percepivano il RdC non è necessario fare domanda ogni anno per l’assegno unico a meno che non ci siano variazioni dei requisiti della famiglia ovvero :maggior numero di figli,raggiungimento dell’età che li esclude dall’ accesso (22 anni), modifica dell’Isee cioè variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare. È inoltre necessario presentare ogni anno la DSU per ottenere l’ISEE aggiornato , altrimenti da marzo viene garantito solo l’importo minimo previsto per gli ISEE da 40mila euro in su.

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