“Aspetto un incontro con i dirigenti della Dc”, Pellegrino: “Noi abbiamo sempre dimostrato con i numeri”

 
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Gabriele Pellegrino

Gela. Tra le fila dei cuffariani, c’è attesa anzitutto per capire quali saranno gli equilibri nel centrodestra che si presenterà alle urne delle prossime amministrative. Gli esponenti della Dc stanno partecipando al tavolo provinciale e in città sono nella coalizione, ancora non ufficializzata. Il cambio di guardia interno, con l’elezione del segretario provinciale Gero Valenza e la nomina dell’ex assessore Giuseppe Licata a commissario cittadino, qualche imprinting diverso lo sta facendo emergere. Sicuramente, nel gruppo locale il caso rimane aperto quando si tratta di valutare i rapporti con l’area che si rifà all’ex parlamentare Ars Pino Federico. Lui stesso ha spiegato che certe decisioni organizzative e politiche le ha lette solo nell’ottica di un graduale ridimensionamento del suo ruolo e di quello degli esponenti più vicini. Tra questi, c’è da sempre il consigliere comunale Gabriele Pellegrino, che proprio insieme all’ex presidente della Provincia scelse di aderire al progetto di Cuffaro. “Fino a prova contraria, sono un consigliere comunale della Dc – dice – ad oggi, attendo che si faccia un incontro per capire quale linea intenda assumere il partito. Ci sarà una sola lista oppure ci saranno due liste? La nomina del commissario Licata è stata da poco formalizzata, quindi voglio sperare che un confronto possa esserci prima possibile”. In quest’ultimo periodo, Federico ha avviato interlocuzioni con altri contesti politici locali, dell’area civica e moderata. Ha incontrato l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, tra i riferimenti del progetto civico. Sembra quasi intenzionato a lavorare su una sorta di terzo polo, con forze non necessariamente schierate nei due blocchi attuali, a loro volta in cerca di conferme vere e proprie. “Io penso che per quello che è stato dimostrato su un piano elettorale, e sono i numeri che contano, il nostro gruppo – aggiunge Pellegrino – merita almeno di essere trattato in modo normale. Non vogliamo altro. Nei partiti, la presenza delle correnti è sempre positiva perché rafforza la concorrenza interna e i risultati complessivi”. Lo stesso Pellegrino, alle amministrative di cinque anni fa, risultò il più suffragato in assoluto. Federico e gli esponenti che si rifanno a lui hanno poi deciso di cimentarsi per la Dc alle regionali. Anche su quei numeri fanno leva. “In politica – precisa il consigliere – sono soprattutto i numeri ad avere un peso”. Al momento, non sembra interessato a forzare la mano.

“Spero che il dialogo si possa riaprire – dice inoltre – le polemiche non mi interessano, soprattutto in un momento così delicato per la città”. Spetta alla nuova guida del partito, provinciale e cittadina, valutare con attenzione il capitolo e decidere se ci sia spazio per Federico e per chi lo sostiene. Di certo, sarà difficile ritenerli fuori dai giochi, anche qualora dovessero maturare esiti non favorevoli nel dialogo interno.

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