Asp cl2, 80 mila euro ai direttori per “obiettivi raggiunti” ma la sanità va a rotoli

 
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L'uscente management dell'Asp di Caltanissetta, da sinistra: Marcella Santino, Carmelo Iacono, Alessandro Mazzara.

Gela. L’Asp di Caltanissetta taglia servizi e sopprime reparti ma non i lauti compensi riconosciuti ai manager anche sottoforma di “obiettivi ottenuti”.
I vertici della sanità nissena di via Cusumano hanno validato due bonifici per complessivi 341.487,78 euro quale compenso dell’operato del 2017 di due dei tre componenti della direzione generale. Quasi mille euro al giorno erogati, il primo agosto, in favore dei direttori Marcella Santino (sanitario) e Alessandro Mazzara (amministrativo) che a gennaio avevano già permesso al manager Carmelo Iacono di incassare ulteriori 25 mila euro giudicando positivi i “risultati ottenuti nel 2015” dalla sua gestione aspramente criticata nel territorio a sud della provincia.
Oggi non va meglio. Solo ieri una paziente di Butera, con problemi respiratori, ha dovuto attendere quasi un’ora l’arrivo di un’ambulanza medicalizzata ma priva di bombola dell’ossigeno, acquistata dai soccorritori in farmacia prima di ultimare il trasferimento al pronto soccorso di via Palazzi.
Di certo non farebbe storcere il naso l’incentivo integrativo riconosciuto ai manager se gli episodi di una sanità inefficace fossero isolati.
Pesa il ridimensionamento di una già precaria attività chirurgica, dove troppo spesso i malati del territorio vengono dirottati nelle strutture a pagamento catanesi. Preoccupano e disgustano i guasti (frequenti) alle apparecchiature della Radioterapia che, tre giorni fa, hanno costretto una paziente di Riesi a rinviare una seduta chemioterapica. Stessa sorte per un uomo con una frattura alla spalla. Cosi, mentre i manager si godono le “meritate” vacanze i pazienti, che non possono accedere alle costose strutture private, attendono giorni migliori per tornare ad una vita “normale”.
Pesa anche l’indifferenza delle rappresentanze sindacali comparto sanità, per nulla indignate dalla decisione di limitare ad agosto l’attività chirurgica per sopperire alla carenza di medici e agevolare le ferie estive del personale in organico. Silenzio assordante anche per la presenza notturna al Pronto soccorso di un solo medico, senza citare i vergognosi proclami di rilancio delle unità specialistiche inserite solo nella pianta organica, come la Breast unit e l’Utin.
L’unica certezza è che qualcuno riesce a parlare ancora di obiettivi raggiunti nella sanità nissena, in un periodo caratterizzato dalla chiusura dell’unità di Malattie infettive e dal ridimensionamento di Chirurgia e Cardiologia con l’inaugurazione dei nuovi ed angusti locali del Pronto soccorso.

Cosi a marzo, il manager espressione dell’uscente governo Crocetta, come se avesse voluto ricambiare una cortesia, ha emesso un “giudizio favorevole al 100%” sull’operato dei due direttori “nella gestione della sanità nissena nell’anno 2017”. Un’accortezza quantificata in quasi 60 mila euro per i soli compensi integrativi che vanno a sommarsi ai corposi ingaggi annuali: euro 128.853,72 per l’amministrativo Mazzara ed euro 155.719,44 per Marcella Santino, attuale direttore sanitario al suo quarto mandato consecutivo.
Complessivamente ai tre componenti del management, compreso il direttore generale Carmelo Iacono, sono stati versati oltre 80 mila euro in compensi integrativi frutto di “buona gestione della sanità”. Mancano ancora le “sicure” somme da riconoscere al manager (2016 e 2017) considerato il giudizio emesso dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi regionali), del responsabile Francesco Bevere, dove parla di “realizzazione di azioni previste”, evidenziando l’incremento delle fratture del femore over 65, i ricoveri con degenza post operatoria inferiore a 3 giorni (incremento dal 56,5 al 100%), e, in barba al costante malcontento, anche una valutazione positiva della qualità delle strutture ospedaliere secondo le prospettive del cittadino.
Sarà pure vero, ma mentre i manager incassano premialità per la buona gestione, l’Asp cl2 registra un aumento della migrazione sanitaria. Sintomo che i pazienti trovano presidi ospedalieri incapaci a rispondere alla domanda sanitaria del territorio.

3 Commenti

  1. Incomprensibile, pazzesco, assurdo incocepibile , folle , illogico immeritato e scandaloso vergonosco destinare questi aumenti ma sopratutto incassarli e fare passare il tutto come virtuoso

  2. Più tagliano, più guadagnano. I signori che sono nella foto, che si sono pappati lauti compensi, se hanno bisogno, .sicuramente non si faranno curare presso l’asp di Caltanissetta, magari vanno al s. Raffaele di Milano.
    Per i comuni mortali utenti di questa martoriata provincia, e in particolare per la zona Sud, si devono accontentare di un ospedale che non garantisce più neanche il servizio di pronto soccorso decente.
    Che glie ne fotte a loro ?

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