Arrestati a Malta, esclusa la violenza sessuale: i tre gelesi sono ritornati in città

 
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Gela. Sono rientrati in città i tre giovani che hanno trascorso in carcere l’inizio dell’anno. Erano stati arrestati dalla polizia di Malta e trattenuti per 48 ore con l’accusa di atti sessuali su minore e possesso di cannabis.

Le accuse mosse ai giovani. Sabato pomeriggio, i tre giovani, Giuseppe Costarelli di 21 anni, Orazio Cascino di 22 e Cristian Marchisciana di 20, sono stati rilasciati e, nella mattinata di ieri, hanno potuto fare rientro a casa. Il giudice, Miriam Hayman, li ha scagionati dall’accusa di abuso sessuale nei confronti di una ragazza maltese di sedici anni. Per stabilirlo si è rivelato indispensabile effettuare l’esame del dna ad ognuno di loro.

La minorenne ha escluso le violenze. La stessa giovane ha ammesso di avere trascorso la notte di Capodanno in loro compagnia e spontaneamente. Si era trattenuta principalmente col ventenne Marchisciana, forse solo per smaltire l’alcool. Avevano di certo alzato troppo il gomito. Era stata la madre della minorenne a fare scattare le indagini, dopo avere atteso la figlia fino alle 11 del mattino del giorno seguente la quale candidamente ha riferito di avere trascorso la notte in compagnia di tre giovani italiani. La polizia non ha esitato a rintracciare gli inconsapevoli gelesi che, in segno di amicizia, avevano anche pagato le spese del taxi alla giovane conosciuta in discoteca. Rimane l’accusa di possesso di una piccola dose di cannabis per Costarelli e Cascino. “Su loro non pende nessuna pena – precisano i genitori di Cascino – di sicuro non dimenticheranno facilmente quest’esperienza”.

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