“Aro impossibile”, Unità Siciliana: “Con Iv settore rifiuti a chi ha creato il disastro”

 
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Greco e l'assessore Cristian Malluzzo

Gela.  I rifiuti sono una delle parti molli dell’attuale amministrazione comunale. Ne sono convinti gli esponenti locali di “Unità Siciliana-le Api”. Ritengono del tutto infondata la richiesta di passaggio ad un Aro, per la gara del nuovo servizio. “Con la sua decisione di abbandonare la Srr per costituire un Aro e gestire in proprio il servizio, il sindaco sta facendo perdere tempo alla Srr che aveva già deciso, anche con l’adesione del Comune di Gela, di gestire in house il servizio. Con i suoi comportamenti e l’improponibile strada dell’Aro, il sindaco, dopo diverse gare d’appalto della Srr non aggiudicate, sta solo ottenendo il risultato di allungare a dismisura i tempi del servizio, attualmente in proroga, che dopo quasi tre anni di mandato – dicono – oltre all’aumento della Tari, ha consolidato il disservizio, la spazzatura è ancora il problema dei problemi e alcuni servizi, come lo spazzamento e il lavaggio delle strade non vengono eseguiti o eseguiti male in presenza di auto parcheggiate che lo li impediscono. Nella riforma sulla gestione rifiuti approvata dalla giunta regionale, che dovrà passare dall’aula dell’Ars, gli Aro sono aboliti, e ci chiediamo come potrebbe la Regione approvare un eventuale Aro di Gela”.

Per il gruppo di “Unità Siciliana”, anche la scelta di affidare la delega ai rifiuti all’assessore Cristian Malluzzo, di Italia Viva, fa ricadere il sistema negli errori del passato. “Le notizie arrivate al Comune dalla Corte dei Conti, che rileva la criticità dei milioni di debiti fuori bilancio createsi con i costi aggiuntivi sottoscritti con Tekra nel 2014, non appianati negli anni successivi per volontà del consiglio comunale, non depongono a favore della diminuzione delle tariffe – dicono ancora – ma la cosa più stupefacente è che il sindaco abbia affidato la gestione dei rifiuti allo stesso gruppo, ricollocatosi in Italia Viva, che ha dato il via al disastro dei debiti fuori bilancio”. Per “Unità Siciliana”, invece, bisognerebbe stringere per arrivare ad una riduzione della Tari, a partire dalla terza rata.

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