Armi nel maneggio, revocati domiciliari anche ad altro coinvolto: avrà obbligo dimora

 
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Gela. I carabinieri, lo scorso aprile, hanno sequestrato armi e munizioni in un maneggio. Sono attualmente due gli indagati, arrestati dai militari a seguito della scoperta di quanto sarebbe stato nascosto nell’attività. Dopo la revoca degli arresti domiciliari decisa per il sessantatreenne Salvatore Lauria, il gip ha emesso lo stesso provvedimento anche nei confronti del cinquantatreenne Maurizio Zamproni. Secondo gli investigatori, entrambi avrebbero avuto la piena disponibilità del maneggio e di quanto sequestrato. Il giudice ha accolto le richieste avanzate dal legale di Zamproni, l’avvocato Riccardo Balsamo. I due indagati escludono di aver avuto a disposizione armi e munizioni. Per gli inquirenti, però, i tubolari sequestrati, se assemblati, avrebbero potuto fungere da armi. Inoltre, nel corso delle perquisizioni, sono state trovate munizioni e una pistola.

Nell’attività, sarebbe stato custodito un fucile, risultato regolarmente detenuto. Il gip aveva già accolto le richieste dei legali di Lauria, l’avvocato Giacomo Ventura e lo stesso legale Riccardo Balsamo. Le difese hanno effettuato una serie di indagini difensive, con l’obiettivo di acquisire elementi a discolpa. Adesso, sono sottoposti all’obbligo di dimora.

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