Armi, munizioni e droga in un casolare di campagna, bracciante patteggia: ora coinvolto nel blitz "The Wall"
Messaoudi, la scorsa notte, è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, per l'inchiesta “The Wall”
Gela. Tre anni e quattro mesi di reclusione. E' stato definito il patteggiamento per il quarantatreenne Ali Messaoudi. Sul finire dello scorso anno, i carabinieri, in un casolare di campagna, nella zona di Spinasanta, ritrovarono una pistola con matricola abrasa, munizioni e un chilo di hashish. Il cittadino tunisino, che pare lavorasse come bracciante, venne arrestato. Nei suoi confronti, era stato disposto il giudizio immediato. Questa mattina, attraverso il difensore, l'avvocato Carmelo Tuccio, il patteggiamento è stato vagliato favorevolmente dal giudice, con l'assenso della procura. Messaoudi, la scorsa notte, è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, per l'inchiesta “The Wall”. Secondo i pm della Dda di Caltanissetta e per i carabinieri, proprio in quel casolare il gruppo che operava nel traffico di droga avrebbe avuto uno dei punti di appoggio, per nascondere armi e droga. Proprio durante quei controlli vennero acquisiti elementi, confluiti nell'inchiesta che ieri notte ha portato agli arresti.
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