Gela. Gli sviluppi investigativi maturarono sulla base di elementi acquisiti da un altro procedimento penale, per minacce e violenze a danno dell’ex consorte. Giuseppe Scollo, quarantacinquenne operatore agricolo, avrebbe avuto la disponibilità di armi. Una vicenda che l’ha portato nuovamente a processo, davanti al collegio penale del tribunale. Le verifiche degli inquirenti e dei pm della procura si estesero ad uno dei figli e ad un operaio che pare si occupasse, in alcuni casi, proprio di lavori nell’azienda agricola. Ci furono controlli e le forze dell’ordine arrivarono proprio nell’attività riconducibile al quarantacinquenne.
Saranno i magistrati del collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a valutare ciò che emergerà dall’istruttoria dibattimentale. Tra i difensori degli imputati ci sono gli avvocati Salvatore Manganello e Francesco Salsetta.