Gela. Il fucile i carabinieri lo trovarono sotto uno dei letti, in un immobile rurale, a Spinasanta. Ci vivevano due pastori, che sono stati coinvolti nell’inchiesta che ha riguardato Giuseppe Alessandro Antonuccio. I due, Mariu Aurelian Baudiu e Youssef Aroru, sono a processo, davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore. In aula, sono stati sentiti i carabinieri intervenuti. Il blitz scattò sulla base di alcune segnalazioni confidenziali e l’ipotesi dei pm della Dda di Caltanissetta è che le armi potessero essere nella disponibilità di gruppi criminali. “Ci venne detto che nella struttura dell’ovile ci potessero essere armi”, ha detto uno dei testimoni. Pare che i due pastori fossero alle dipendenze di Antonuccio. La perquisizione venne estesa all’abitazione del gelese. “Trovammo un caricatore e otto proiettili in un secchio – ha detto uno dei militari – nella terrazza, invece, c’erano una pistola, un altro caricatore e proiettili”. Una bustina con della cocaina fu ritrovata sul tavolo.
Antonuccio risponde di questi fatti in un altro procedimento. I due operai, che sarebbero stati impiegati per controllare il bestiame, sono difesi dagli avvocati Laura Caci e Maria Luisa Campisi. “Erano nell’ovile da alcuni mesi – ha detto uno dei carabinieri – comprendevano la lingua italiana”.