Armi e droga in un’abitazione, niente misura per un ventottenne: rimane libero

 
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Gela. Rimane libero il ventottenne Giovanni Licata, che nelle scorse settimane è stato arrestato insieme al fratello, il ventiquattrenne Ruben. I carabinieri, nella loro abitazione, hanno trovato armi e hashish. In fase di interrogatorio, davanti al gip del tribunale, Ruben Licata ha scagionato il fratello, che stando alla sua versione non avrebbe avuto la disponibilità né delle armi né della droga. Il fermo non è stato convalidato. I pm della procura, però, si sono rivolti ai giudici del riesame di Caltanissetta, chiedendo l’applicazione di una misura cautelare anche nei confronti del ventottenne. La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, si è opposta, ribadendo l’estraneità ai fatti dell’indagato.

Per il legale, Giovanni Licata non sapeva delle armi e della droga, nella disponibilità invece del fratello Ruben. Una ricostruzione accolta dai giudici nisseni, che hanno respinto il ricorso dei pm della procura.

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