Gela. Majch Vella lascia i domiciliari e viene sottoposto all’obbligo di firma mentre il fratello Graziano rimane recluso nel carcere di Balate.
I fratelli Vella si sono difesi. I due giovani si sono presentati davanti al giudice Paolo Fiore che li ha sentiti nel corso dell’interrogatorio di garanzia successivo al loro arresto. I poliziotti del commissariato li hanno bloccati dopo aver trovato in un immobile nella disponibilità di una loro familiare, hashish, marijuana e armi. Difesi dall’avvocato Giuseppe Fiorenza, i due hanno risposto alle domande, cercando di contestare le accuse. La droga sequestrata, stando alla loro versione, era destinata solo al consumo personale. Graziano Vella, invece, ha ribadito che le armi trovate sarebbero state giocattolo, quindi senza la capacità di sparo. Versioni che sembrano confliggere con quanto sostenuto dagli inquirenti che hanno fatto irruzione nell’immobile di famiglia. La difesa dei fratelli Vella ha chiesto per entrambi misure meno afflittive rispetto a quelle imposte. Non è da escludere, inoltre, che si possa optare per l’eventuale riesame.