Gela. I quadri sindacali di Eni a confronto nel coordinamento nazionale unitario delle tre sigle di settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec, che si è tenuto a Roma. C’erano i segretari nazionali Antonio Pepe (Filctem), Sebastiano Tripoli (Femca) e Maurizio Don (Uiltec). “Il recente incontro tra i segretari generali sindacali e l’amministratore delegato Eni Descalzi, se da un verso ha tranquillizzato per i settori energetici, preoccupa per il comparto della chimica, per il quale è stata annunciata un’importante trasformazione finalizzata a contenere i costi”, si legge in una nota. C’era una delegazione del territorio, rappresentativa della Filctem, composta da Rosario Catalano, Giuseppe Pirré, Filippo Pelligra, Adriano Giorgio e Luca Salinitro. Al centro dell’intervento dei delegati locali, soprattutto la strategicità di “Argo-Cassiopea”, l’investimento della multinazionale sul gas, e della riconversione in bioraffineria.
“Le lotte dei lavoratori, sia del diretto sia dell’indotto, negli anni passati hanno permesso al sito gelese di continuare a produrre in attesa della riqualificazione annunciata, che oggi comincia a dare i frutti, rispetto a quanto indicato nel protocollo. Bisogna continuare a tenere vive le relazioni sindacali con Eni al fine di investire sulla transizione energetica, digitale e ambientale, con percorsi formativi che riqualifichino i lavoratori del comparto”, fa sapere il segretario Filctem Rosario Catalano.
