Gela. Al momento, non ci sono segnali tangibili di un’accelerazione verso i progetti di risanamento e ripristino ambientale, sulla base delle prescrizioni imposte ad Enimed per l’investimento “Argo-Cassiopea”. Questa mattina, è ripreso il tavolo tecnico, con tutte le parti presenti. Le autorizzazioni che Palazzo di Città rilasciò alla multinazionale per il progetto concentrato sul gas prevedono diversi oneri, finalizzati alla salvaguardia e al risanamento delle aree limitrofe. Sono tutti interventi a carico dell’azienda. La fase dei progetti esecutivi pare assai distante ed è emerso nel corso delle verifiche odierne. L’intenzione dell’amministrazione comunale, che ha convocato la riunione, è comunque andare avanti nell’iter, così da adempiere a ciò che viene riportato nei permessi e che il sindaco Di Stefano, allora come assessore allo sviluppo economico, contribuì a formalizzare. Sulla carta, dovrebbe essere stipulato un protocollo di intesa tra le parti ma tutti questi passi non saranno facili da muovere. Al tavolo, come nelle altre occasioni, c’era il riferimento della Riserva Biviere Emilio Giudice, tra le parti in causa nelle procedure. Già in passato osservò che l’attuazione delle prescrizioni si sarebbe dovuta concretizzare prima dell’avvio dei cantieri del progetto in mare, attualmente quasi alle battute finali. Il sindaco ritiene utile che ci sia un aggiornamento periodico, con dati e informazioni sui potenziali progetti. Verrà attivata una piattaforma informatica con questa finalità.
Non c’è mai stata una verifica oggettiva sui costi che si dovrebbero sostenere per gli interventi di ripristino e risanamento ambientale. “Non dimentichiamo – precisa Giudice – che dal 18 agosto è in vigore il nuovo regolamento europeo sul ripristino degli ambienti, che rende vincolanti azioni come quelle volte al risanamento delle aree a mare. Un ripristino può avere importanti ricadute economiche per la pesca e per l’intero comparto marittimo. Spero che questi concetti possano essere condivisi da tutti anche se al momento sono piuttosto scettico”.