Gela. Un lavoro di verifica e analisi molto complesso, che è durato fino agli ultimi giorni, con ulteriori integrazioni chieste ad Eni e trasmesse meno di una settimana fa. Il settore Suap comunale ha rilasciato il provvedimento unico che autorizza i lavori della cosiddetta fase 2 del maxi progetto per il gas “Argo-Cassiopea”. E’ l’investimento più consistente affidato ad Enimed e che prevede l’estrazione di gas dai giacimenti al largo della costa locale. L’attività istruttoria si è protratta per la necessità di rilasciare un provvedimento finale che contiene ogni tipo di riferimento normativo, tutto curato dal dirigente Emanuele Tuccio. L’architetto, che sta per congedarsi dal Comune (ha raggiunto i requisiti per il pensionamento), ha lavorato sull’intero atto e ha coordinato tutta l’attività preliminare, iniziata lo scorso marzo con l’istanza avanzata da Enimed e ricevuta dai tecnici del settore. Ci sono voluti incontri e tavoli tecnici, con tutte le parti interessate. Tuccio, nel provvedimento finale, ribadisce le prescrizioni che già lo scorso anno, con il primo via libera, erano state indicate dalla Riserva Biviere, che ha rilasciato parere anche in questa seconda fase. Il responsabile Emilio Giudice ha posto una serie di passaggi fondamentali per la tutela ambientale, a carico dell’azienda. La garanzia degli habitat è una delle priorità. Nel parere, Giudice ha spiegato che ad oggi nessuna delle prescrizioni ha avuto seguito e senza il pieno rispetto ritiene che “gli impianti non possano essere messi in esercizio”. Tuccio ha esaminato per intero le prescrizioni, partecipando ai tavoli di confronto con Eni e la Riserva Biviere. Nel provvedimento appena emesso, così, dispone la stipula di un protocollo, che consenta di avviare un tavolo tra tutte le parti interessate. Sarà questo il punto di riferimento per l’attuazione delle prescrizioni. L’attività dovrà concludersi entro sei mesi e il confronto servirà anche a “rimodulare, elaborare e condividere” le prescrizioni. L’obiettivo del Suap e dell’amministrazione comunale (con in testa il sindaco Lucio Greco e l’assessore Terenziano Di Stefano) è sempre stato quello di contemperare la salvaguardia ambientale e le esigenze produttive. Tuccio scrive infatti che “le prescrizioni della Riserva Biviere, ancorché condivisibili, riguardano profili complessi la cui gestione richiede una fase di concertazione preliminare cosi come richiesto dalla stessa Riserva mediante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa (prescrizione 4) la cui operatività non può, nell’attuale contesto di rilevante crisi energetica, costituire in alcun modo impedimento all’avvio urgente dei lavori, con l’auspicio di pervenire alla sottoscrizione di tale protocollo rendendo compatibile sia l’attività di impresa che la salvaguardia ed il recupero di ecosistemi ambientali, mediante procedure sostenibili e plausibili”.
Le prescrizioni dovranno essere osservate ma in questa fase i lavori devono iniziare, proprio per la strategicità di un progetto come “Argo-Cassiopea”, atteso non solo a livello occupazionale ma soprattutto per assicurare nuove fonti di approvvigionamento energetico, in uno scenario mondiale di crisi generato dal conflitto ucraino. La fase 2 di “Argo-Cassiopea” concentra le opere a terra nelle aree dell’isola 27 e dell’isola 30 di raffineria. Enimed ha già provveduto a richiedere le concessioni demaniali per i lavori e ha appaltato opere con importi assai consistenti, anzitutto per la posa della pipeline che collegherà i giacimenti a mare con l’area a terra e la rete nazionale di Snam. Al progetto per il gas guardava già con molta attenzione il governo nazionale uscente e potrebbe essere una priorità anche per il nuovo esecutivo che uscirà dalle urne dell’election day. Con la firma del provvedimento unico, il dirigente Tuccio autorizza l’avvio dei lavori. “I lavori descritti nel provvedimento, qualora dotati delle necessarie autorizzazioni e nulla osta preliminari alla loro esecuzione [p.es. Genio Civile] possono essere avviati sulla base del presente atto”, si legge.