Gela. Il territorio si rilancia solo con gli investimenti e anche Eni deve fare la propria parte, anche oltre la riconversione green in atto. Il segretario provinciale della Filctem-Cgil Gaetano Catania questa mattina ha esposto la sua relazione nel corso del congresso provinciale della sigla che copre il settore industria. “Ci hanno criticato per le scelte sulla riconversione ma oggi, con una città che era già ostile e con quello che sta accadendo nel mondo, possiamo dire di essere stati lungimiranti”, ha spiegato Catania. Però, il protocollo del 2014 e gli accordi successivi prevedono interventi per nuove attività ed investimenti, oltre al capitolo bonifiche. “Argo-Cassiopea”, maxi progetto per il gas, è un crocevia ma non è risolutivo. “Doveva essere definito già nel 2017 e partire nel 2020 – ha precisato Catania – ora, ci viene riferito che partirà a pieno regime nel 2024. Fino a quando non vedrò partire i lavori non sarò sereno”. Per Catania, però, i ritardi sono da addebitare anche ad “un Comune asservito a qualche pseudo ambientalista che forse vuole qualcosa per sé, almeno a livello ambientale”. Il lato oscuro di ciò che non gira come dovrebbe si muove proprio intorno ad una politica ritenuta “miope”.
Eni continua ad avere un ruolo di riferimento per gli investimenti e Catania è convinto “che anche sul territorio Eni deve riprendere ad assumere e porre le condizioni per il rientro di tanti lavoratori costretti ad operare in altre Regioni”. Il segretario Filctem, che si appresta a lasciare il testimone dopo otto anni, ha citato la necessità di rafforzare le attività del Safety competence center e di spingere sulle bonifiche. Il sindacato ha dovuto porre un argine alla riduzione di commesse per aziende come Riva&Mariani ed Ecorigen (che ha dovuto fare i conti con una flessione delle utilities di Eni). In quest’ultimo caso l’attesa è per il progetto degli oli esausti. Per Catania, è inoltre una realtà consolidata il rafforzamento di Eni Rewind, specializzata nelle bonifiche. È poi ritornato sulla politica locale. “Chi amministra deve essere lungimirante – ha aggiunto il segretario provinciale – il degrado generale della città non ci fa essere appetibili”.