"Argo-Cassiopea", conclusa la fase di studio per le prescrizioni: verso il protocollo
Visioni non proprio conformi mentre comunque le prescrizioni devono essere materialmente attuate, anche a compensazione dei profitti legati al maxi investimento sul gas

Gela. La fase di studio, per tutti gli interventi previsti nelle prescrizioni imposte a Enimed per l'investimento sul gas "Argo-Cassiopea", è da ritenersi completata. Questa mattina, le parti sono tornate a riunirsi, su convocazione dell'amministrazione comunale, nel tavolo tecnico tenutosi in municipio. Proprio l'azienda del gruppo Eni ha definito la documentazione circa lo studio di tutti i progetti previsti per l'osservanza delle prescrizioni, inserite nelle autorizzazioni che Palazzo di Città rilasciò alla multinazionale per i giacimenti a mare. Oggi, il sindaco Di Stefano e l'assessore Franzone hanno coordinato il confronto, al quale hanno partecipato i tecnici di Eni, la capitaneria, la soprintendenza e la Riserva Biviere, attraverso Emilio Giudice. Sono soprattutto attività per il risanamento della barriera marina e a tutela dell'ecosistema, che vanno realizzate, a spese di Eni. L'ammontare non è ancora certo ma si dovrebbe aggirare intorno ai quindici milioni di euro. Non sono cifre definitive. Giudice ha chiesto e ottenuto due ulteriori integrazioni, che saranno presentate nel corso del prossimo incontro. La produzione dei giacimenti di gas "Argo-Cassiopea" è in essere. Palazzo di Città, insieme a Butera e Licata otterrà consistenti royalties. Il prossimo passo dovrebbe essere quello del protocollo da sottoscrivere, per gli interventi di salvaguardia. Un aspetto, quest'ultimo, che non accomuna proprio tutte le parti. Secondo l'amministrazione, il protocollo è fondamentale a garanzia degli impegni finanziari dell'azienda. Va quindi definito prima possibile. Giudice, invece, ritiene che anzitutto si debba procedere con la progettazione e la quantificazione delle coperture economiche. "Non dimentichiamo - sottolinea il riferimento della Riserva Biviere - che le prescrizioni andavano adempiute prima dell'avvio della produzione a mare. Sono obbligatorie e non vorrei che qualcuno cercasse di non andare avanti. La progettazione va resa nota e penso che questo confronto e i risultati che si otterranno devono essere comunicati alla città. Ci sono interventi di tutela fondamentali, soprattutto a livello marino. Le prescrizioni hanno attinenza con il mare. Vedremo durante il prossimo incontro. Io sono convinto che la via passi anzitutto dai progetti". Visioni non proprio conformi mentre comunque le prescrizioni devono essere materialmente attuate, anche a compensazione dei profitti legati al maxi investimento sul gas.