“Argo-Cassiopea”, c’è il decreto assessoriale per le royalties ai Comuni: “47,53% a Gela”

 
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Gela. Ad inizio anno, dopo il sì dell’Ars al provvedimento, alla fine garantito dal governo regionale, la norma era stata pubblicata in gazzetta ufficiale. Ora, è stato firmato il decreto assessoriale per le royalties ai Comuni costieri toccati dall’investimento “Argo-Cassiopea” di Eni. La sigla l’ha apposta l’autonomista Roberto Di Mauro, in queste settimane più volte nel dibattito locale per la vicenda dell’ampliamento della discarica Timpazzo. Il sindaco di Licata Angelo Balsamo ha reso note le parti essenziali del provvedimento. “Per le motivazioni espresse in premessa, formanti parte integrante del presente decreto, la quota del trenta per cento dell’aliquota prevista dal comma 1 dell’articolo 22 del decreto legislativo 25 novembre 1996, n.625, fra i Comuni costieri di Gela, Licata e Butera, riconosciuta dalla Regione Siciliana ai sensi del comma 1 dell’articolo 21 della legge regionale 16 gennaio 2024, n.1, per l’attività estrattiva dei giacimenti situati nel sottofondo del mare territoriale antistante, per le produzioni attivate dal 2024, viene così ripartita”, si legge. Poi, sono indicate le percentuali spettanti ai tre Comuni. “Comune di Licata 46,91%–Comune di Butera 5,56%–Comune di Gela 47,53%”, viene riportato. Alla città spetterà la percentuale maggiore sul trenta per cento di quella che Eni dovrà versare alla Regione. La norma approvata dal parlamento siciliano ha aperto la via per assegnare ai Comuni costieri risorse ingenti che invece la disciplina iniziale non prevedeva. Sono state diverse le posizioni della politica locale volte proprio ad ottenere il sì al provvedimento. Le tre amministrazioni comunali hanno insistito e “Argo-Cassiopea” sarà il primo investimento che permetterà di incassare royalties. Le somme dovranno avere una finalità ben delineata. “I Comuni destinano le risorse, in misura non inferiore al 50 per cento, a spese di investimento. L’eventuale restante parte dovrà essere destinata, prioritariamente, ai pagamenti previsti dall’art.159, comma 2, del D.lgs. n.267 del 18.08.2000”, prevede il decreto. I versamenti delle società che opereranno lungo la costa per attività estrattive dovranno pervenire ai Comuni “entro il 30 giugno dell’anno successivo”.

Per Palazzo di Città, che attualmente affronta il dissesto, potrebbero essere risorse importanti, da aggiungere a quelle che Eni versa sulle attività a terra. La multinazionale, nelle scorse settimane, ha annunciato l’avvio delle prime operazioni per la produzione dei giacimenti di gas.

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