Gela. L’annuncio, ad inizio settimana, l’ha dato Saipem. L’azienda si è aggiudicata un contratto E&C offshore, che copre tutte le fasi fino alla posa della gas pipeline che dovrà collegare i quattro pozzi dei giacimenti “Argo” e “Cassiopea” alla costa locale. Il maxi investimento gestito da Enimed è da tempo al centro di tanti iter e un anno fa, dopo tutti gli altri passaggi ministeriali e regionali, Palazzo di Città ha rilasciato l’autorizzazione per i primi interventi preliminari. In municipio il lavoro (portato avanti dal dirigente Emanuele Tuccio e dai tecnici Suap) è ancora in corso per arrivare al via libera anche della fase 2 per le opere a terra. Enimed, intanto, si affiderà a Saipem, con un contratto da 300 milioni di euro, per un progetto che in totale vale circa un miliardo di euro. “Con una lunghezza di 60 chilometri e una profondità massima di 660 metri, la gas pipeline di 14” sarà posata dal Castorone e dal Castoro 10, navi riconosciute come top di gamma nel panorama mondiale per la posa dei tubi. Inoltre, la Saipem 3000 installerà degli umbilicali che connetteranno i pozzi del giacimento alla piattaforma Prezioso”, così si legge in una comunicazione di Saipem. Ormai, il progetto del gas “Argo-Cassiopea” è tra quelli di riferimento a livello nazionale, con l’obiettivo di incrementare le forniture, in una fase di taglio quasi totale della fonte russa. I sindacati locali, di recente, hanno rilanciato la necessità che si acceleri per arrivare all’avvio vero e proprio dei cantieri, che potrebbero assicurare lavoro per almeno due anni. I manager Eni avevano delineato un cronoprogramma, con avvio a regime della produzione di gas fissato al 2024. Potenzialmente, almeno così era stato indicato, il grosso delle attività di realizzazione potrebbe prendere il via a settembre, in attesa che l’iter autorizzativo si completi.
Nella nota di Saipem è riportato che “il progetto Cassiopea rappresenta un’infrastruttura strategica nel panorama energetico nazionale, recentemente colpito dal deteriorato scenario geo-politico, confermando Saipem tra i principali contractors in grado di supportare efficacemente i clienti e fornire soluzioni tangibili in risposta all’attuale crisi energetica”. La definizione del contratto per la gas pipeline pare confermare l’intenzione di Eni di portare avanti l’investimento, che è quello principale previsto nel protocollo di intesa del 2014. La multinazionale del cane a sei zampe non ha mai messo in discussione il progetto.