Aree vincolate, Di Stefano ha incontrato commissione Sic-Zps: “Ripartirà tavolo prescrizioni Eni”

 
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Gela. Il compito è da sempre molto delicato, in un territorio in bilico tra l’esigenza della produzione e il bisogno del risanamento ambientale. In giornata, è ripartita l’attività della commissione Sic-Zps, che si occupa di vagliare, con pareri non vincolanti, progetti e interventi in aree sottoposte a limitazioni. Il sindaco Terenziano Di Stefano, che ha la delega all’ambiente, ha voluto incontrare i componenti, proprio in questa prima riunione. E’ toccato a lui, nelle scorse settimane, mettere mano alle nomine che hanno in gran parte rimodulato la composizione della commissione, tornata attiva già durante l’amministrazione Greco, quando Di Stefano era assessore. E’ stata condotta una valutazione complessiva. Anzitutto, come ha sottolineato il sindaco, si riduce notevolmente il costo delle pratiche, “si passa da 1.700 euro a circa 450 euro”. “C’è già una bozza di regolamento predisposta dagli uffici – continua – che esclude da queste procedure gli interventi di piccole dimensioni”. Quest’ultimo è uno degli aspetti subito affrontato per evitare che tanti utenti, disincentivati dai costi eccesivi, dovessero limitarsi a non pagare, effettuando interventi irregolari. C’è stata una verifica sulla disciplina in materia e per il sindaco la normativa supera possibili conflitti di attribuzioni tra enti. Il nodo che spesso si è posto riguarda la Lipu, ente gestore della Riserva Biviere che ha un ruolo strategico in queste procedure. “Non ci possono essere conflitti o contrasti – aggiunge il primo cittadino – i progetti che ricadono in zone con vincolo Zps vanno valutati direttamente dalla Regione. Quelli che si collocano in aree Sic-Zps spettano alla verifica del Comune mentre per gli interventi che si innestano nelle aree ricomprese nella Riserva, allora tocca alla Lipu e agli uffici della struttura”. Il riferimento territoriale della Riserva Biviere, Emilio Giudice, da anni solleva la questione dei progetti nelle aree vincolate e la necessità che si rispettino determinati parametri. “Sono stato molto chiaro con i componenti della commissione, che ripeto esprimono pareri non vincolanti perché l’ultima parola spetta sempre al dirigente – dice ancora Di Stefano – chi intende investire nel nostro territorio deve avere le porte aperte purché lo si faccia nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale e risanamento”. Della commissione fanno parte il presidente, il dottore forestale Orazio Antonio Giudice, l’ingegnere Antonio Catalano, l’architetto Danilo Caccamo, il dottor Salvatore Puleo, l’architetto Luca Pepe, il dottor Salvatore Stimolo (già presente nella precedente commissione) e l’architetto Vincenzo Cascino (a sua volta nella precedente composizione). Segretario è stato designato Guido Catalano.

Mentre a Palazzo di Città è pervenuta la notizia dell’avvio delle prime attività del ciclo produttivo del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni, Di Stefano è intanto pronto a procedere con la convocazione del tavolo per le prescrizioni ambientali che vanno adempiute proprio dalla multinazionale. Fu lui stesso, quando reggeva l’assessorato allo sviluppo economico e insieme all’allora dirigente Emanuele Tuccio, a dettare, di concerto con la Riserva Biviere, una serie di indicazioni per interventi di risanamento, in capo ad Eni. Il tavolo, fino ad oggi, non è ancora entrato nel vivo ma il sindaco intende arrivare a conclusioni concrete su questo fronte.

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