Gela. Doveva essere un primo tavolo istituzionale, mediato dalla prefettura di Caltanissetta, per cercare di individuare soluzioni praticabili e definire un quadro complessivo per il rilancio della zona industriale ex Asi. Invece, quello di questa mattina, è stato un incontro molto teso. Uno degli imprenditori dell’area, oggi Irsap, Giuseppe Migliore, ha attaccato verbalmente, in maniera veemente, l’amministrazione comunale, presente al tavolo con il sindaco Lucio Greco e gli assessori Romina Morselli e Cristian Malluzzo. L’imprenditore, che è anche attuale vice-coordinatore cittadino di “DiventeràBellissima”, più volte ha lanciato denunce pubbliche sullo stato nel quale versa la zona industriale. Questa mattina, ha nuovamente attaccato l’amministrazione comunale, al punto che la riunione si è conclusa tra tante polemiche. L’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli e quello all’ambiente Cristian Malluzzo hanno definito una serie di interventi, sia per la viabilità che per tentare di contrastare l’abbandono di rifiuti, nell’intero perimetro industriale. Più volte, Malluzzo e il sindaco Lucio Greco hanno predisposto interventi di pulizia, affidati a Tekra, anche con sanzioni per chi ha violato le norme sul conferimento dei rifiuti. Però, le discariche non mancano. Gli imprenditori chiedono certezze. Irsap, allo stato, non sembra in grado di poter effettuare una programmazione vera e ha trasferito la competenza sulle strade e le aree dell’ex Asi proprio al Comune. Nelle scorse ore, ci sono stati lavori per ripristinare una parte del manto stradale, letteralmente divelta da cantieri di Caltaqua, che avrebbe dovuto ripristinare secondo le regole, ma pare non l’abbia fatto. Si sono susseguite le note partite dal municipio e indirizzate alla società italo-spagnola, che alla fine ha effettuato un primo ripristino, provvisorio.
“E’ un’area, che questa amministrazione comunale sta ereditando, dopo decenni di abbandono – dice l’assessore Romina Morselli – stiamo predisponendo un piano di interventi. Per il Comune, ci saranno quasi esclusivamente costi da affrontare, per porre riparo a ciò che non è stato fatto nel tempo. Non tutto può essere fatto nell’arco di pochi giorni. Il ripristino della strada d’accesso non è stato fatto, appositamente in vista della riunione con il prefetto. Abbiamo inoltrato più note a Caltaqua, che doveva ripristinare per quanto causato dai suoi cantieri. Siamo molto attenti su questo versante e come abbiamo già riferito, le società che non si adegueranno dovranno versare penali e saranno sanzionate”.