Gela. È in corso l’incontro pubblico per la presentazione del nuovo bando destinato agli investimenti nell’area di crisi complessa locale. Dopo il quasi totale flop del primo avviso, con un unico investimento avviato, Invitalia pubblicherà il nuovo avviso entro fine mese. La data dovrebbe essere il 28 marzo. Nel corso dell’incontro vengono forniti i particolari. Al tavolo, oltre ai referenti di Invitalia, ci sono l’assessore regionale alle attività produttive Edy, il sindaco Lucio Greco, il dirigente comunale Antonino Collura, il commissario della Zes della Sicilia orientale Alessandro Di Graziano e i responsabili dei dipartimenti regionali coinvolti. “Sono qui oggi, con la mia squadra – ha sottolineato Tamajo – perché è necessario fare rete. Cerchiamo di accorciare le distanze tra le istituzioni e il mondo delle imprese. Stiamo lavorando con grande determinazione, senza guardare a nessun colore politico, cercando di rendere più attrattiva la nostra terra dal punto di vista imprenditoriale e produttivo per il bene della nostra Isola. Per i territori ricadenti nell’area di crisi industriale complessa il nuovo bando potrà attivare percorsi virtuosi. Vogliamo valorizzare investimenti che guardano al futuro e tutelare i lavoratori del comprensorio”. Il sindaco Lucio Greco ha ribadito la centralità di uno strumento di questo tipo, con un totale di circa ventuno milioni ancora rimasti, con copertura regionale e statale.
“Le attività che potranno ricevere i finanziamenti devono riguardare investimenti produttivi (nuove unità, ampliamenti, riqualificazioni, acquisto attività) e investimenti nella tutela ambientale nei seguenti settori: manifattura, servizi alle imprese, estrazione di minerali da cave e miniere, produzione di energia (solo pmi), attività turistiche (codici Ateco 55+96.04). Tutti i programmi devono prevedere un incremento dei lavoratori occupati da realizzarsi entro 12 mesi dal termine degli investimenti o il mantenimento dei livelli occupazionali, in linea con quanto previsto dall’Accordo di programma che prevede priorità per le assunzioni dei residenti sul territorio che percepiscono misure di sostegno al reddito, dei disoccupati in seguito a procedure di licenziamento collettivo, dei lavoratori delle imprese coinvolte in tavoli di crisi. I benefici consistono in finanziamenti agevolati, per una quota non inferiore al 20% degli investimenti ammissibili, della durata di 10 anni oltre a ulteriori tre anni di preammortamento; contributi “conto impianti” a fondo perduto, calcolati a partire dal finanziamento agevolato concesso e fino a un massimo del 55%, anche in base a localizzazione, dimensione di impresa, rating, regime di aiuto; contributi “diretto alla spesa” a fondo perduto, relativi alle consulenze (pmi) e a progetti di innovazione dell’organizzazione e di processo, di formazione e di ricerca e sviluppo sperimentale. Il programma di investimento dovrà essere sostenuto finanziariamente dalle imprese nella misura minima del 25 per cento”, si legge in una nota del governo regionale.