Area di crisi, in muncipio la bozza del rinnovo dell’accordo di programma: varrà per tre anni

 
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Gela. E’ scaduto lo scorso ottobre e il rinnovo è essenziale per evitare di perdere i circa venti milioni di euro ancora inutilizzati. La bozza dell’accordo di programma, per gli investimenti nell’area di crisi, è stata ufficialmente trasmessa a Palazzo di Città. Il rinnovo è fissato per tre anni, come inizialmente indicato in sede di gruppo di coordinamento e controllo. Il sindaco Terenziano Di Stefano, in primis, e l’assessore allo sviluppo economico Filippo Franzone, hanno preso parte alle ultime verifiche condotte proprio attraverso il gruppo di coordinamento e controllo. A questo punto, con la bozza definita, la sottoscrizione per il rinnovo non dovrebbe tardare ulteriormente. Negli scorsi giorni, il primo cittadino aveva inoltrato una missiva per richiedere di accelerare. Sia il governo nazionale sia quello regionale hanno confermato gli stanziamenti, da dieci milioni di euro ciascuno. Un fondo da sempre ritenuto depotenziato rispetto alle esigenze dell’area di crisi locale, composta da oltre venti Comuni, con capofila quello di Gela. Sono stanziamenti che sulla carta dovrebbero favorire gli investimenti sul territorio, alternativi a quelli di Eni. Fino a oggi, solo un progetto, attraverso il primo bando lanciato da Invitalia, ha trovato concretizzazione, nel ciclo del packaging. Il secondo avviso è ancora in essere, in attesa che vengano ufficializzati gli investimenti selezionati. Si fa fatica però a mettere insieme proposte che trovino alla fine una realizzazione.

Il senatore Pietro Lorefice, mesi fa, ha denunciato i troppi ritardi, sia dagli uffici romani sia da quelli palermitani. Il sindaco Di Stefano ha chiesto una maggiore attenzione per le esigenze locali e soprattutto la presenza di supporti territoriali che consentano alle aziende di seguire l’iter per i finanziamenti. E’ stata messa in discussione l’efficacia della normativa che è alla base degli incentivi per gli investimenti nell’area di crisi.

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