Area crisi, Regione autorizza i pagamenti della mobilità in deroga: destinati a cinquantacinque lavoratori
L'ammontare complessivo, sia per l'area di crisi gelese sia per quella di Termini Imerese, è fissato in circa tre milioni di euro

Gela. Poco più di un milione di euro per coprire i pagamenti destinati alla mobilità in deroga dei lavoratori dell'area di crisi locale, ormai fuori dal ciclo produttivo, principalmente di Eni. Gli uffici del dipartimento regionale del lavoro hanno autorizzato gli stanziamenti per cinquantacinque lavoratori. La copertura vale per l'intero anno in corso. L'ammontare complessivo, sia per l'area di crisi gelese sia per quella di Termini Imerese, è fissato in circa tre milioni di euro. Negli scorsi mesi, i sindacati si rivolsero proprio agli uffici regionali e a quelli provinciali, rispetto all'integrazione alla mobilità, dato che venticinque istanze non furono accolte, almeno per ciò che concerne operai locali. A oggi, l'area di crisi ha sempre faticato a decollare e in realtà non c'è mai riuscita, anzitutto in tema di investimenti. Si attendono ancora quelli da coprire con i ventidue milioni di euro mai utilizzati. Anche sul fronte della formazione per riqualificare i lavoratori, all'indomani della riconversione della fabbrica Eni, non ci sono mai stati veri segnali, a eccezione degli ammortizzatori sociali.