Gela. Il tentativo probabilmente verrà fatto. I vertici della Srr4, con l’obiettivo di sbloccare la stasi piombata sulla procedura per l’affidamento del servizio rifiuti in città, chiederanno un nuovo parere all’Autorità anticorruzione. Il presidente Filippo Balbo, dopo essersi consultato con il rup della gara, l’ingegnere Grazia Cosentino (dirigente a Palazzo di Città), ritiene di poter riprendere la strada della procedura negoziata. Un eventuale affidamento del servizio, anche per pochi mesi, in attesa che si arrivi alla gara da sette anni. L’appalto per il lotto di Gela è rimasto sospeso, dopo cinque procedure andate deserte. Se negli altri Comuni della Srr, seppur al termine di una sequela piuttosto lunga di difficoltà, sono stati firmati i primi contratti con la Ecos srl (che si è aggiudicata il lotto di sei Comuni); a Gela invece non si riesce a comprendere quale scenario potrà aprirsi a fine novembre, quando scadrà l’ennesima proroga in favore di Tekra. I manager dell’azienda campana, con una missiva ufficiale, hanno fatto sapere che non accetteranno nuove proroghe. L’Anac, inoltre, ha bocciato il “nuovo” contratto che era stato definito tra il Comune e la società. “Stiamo valutando l’ipotesi di una procedura negoziale veloce – dice il presidente della Srr Filippo Balbo – prima di tutto, serve un parere dell’Anac. Ho avuto un confronto con il rup Cosentino e sicuramente informerò il prefetto. Il canale con la prefettura, del resto, è sempre attivo”. L’affidamento breve dovrebbe servire a coprire il periodo transitorio, prima di arrivare alla gara da sette anni, valida per l’intero ambito e che secondo le previsioni dei tecnici Srr e del rup si potrebbe celebrare, al massimo, entro la metà del prossimo anno.
Una vicenda diventata sempre più difficile da dipanare. Prima dell’estate ci sono state verifiche e perquisizioni disposte dalla magistratura, che avrebbe avviato anche un filone di indagine sull’intera vicenda dell’appalto di Gela, da anni ormai portato avanti in proroga.
