Gela. La città avrà il suo museo del mare. La realizzazione della struttura avverrà in due stralci.
Il primo sarà ultimato nei prossimi due anni e ospiterà la nave greca arcaica lunga 17 metri risalente al sesto secolo Avanti Cristo, rinvenuta nei fondali dello specchio di mare antistante contrada Bulala, oltre ad un laboratorio di restauro. Quest’ultimo ambisce a diventare una eccellenza per tutti i siti archeologici europei. Il bando sarà affidato da Ennio Turco, responsabile unico del procedimento e direttore del locale parco archeologico. L’importo, a base d’asta, è di 3 milioni 180 mila euro. Il bando sarà affidato domattina all’impresa aggiudicataria che entro i successivi due anni dovrà realizzare il museo del mare nel perimetro interno del sito di Bosco Littorio. “Il secondo stralcio è già stato previsto – assicura il direttore Ennio Turco – ma non sarà affidato adesso. Dovremo attendere almeno un altro anno. L’importo complessivo del progetto dell’architetto Ettore Di Mauro, ammonta a quasi 11 milioni di euro”. L’affidamento dei lavori avverrà domani, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra “Il recupero della nave greca di Gela” allestita al museo archeologico che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 marzo prossimo. “Per l’occasione – assicurano i dirigenti della Soprintendenza, Daniela Vullo, Ettore Di Mauro e Salvatore Barbera – saranno esposti i componenti della nave greca, custoditi nelle casse dopo il restauro”. Il museo, con i fondi Eni, ha subito importanti interventi di adeguamento con la realizzazione di una camera a temperatura costante e nuove postazioni multimediali. Il percorso espositivo sarà arricchito da migliaia di reperti rinvenuti a ridosso della nave arcaica comprese alcune rarissime ceste in vimini risalenti al VI secolo avanti Cristo, una della quali ancora intatta.