Gela. Lo avrebbero preso di mira, per un lungo periodo di tempo. Un settantenne avrebbe subito insulti, minacce e tentativi di aggressione. Otto giovani sono stati individuati dagli investigatori. Cinque di loro, all’epoca dei fatti erano ancora minorenni e questa mattina si sono presentati davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale minorile di Caltanissetta. Rispondono di veri e propri atti persecutori. Per i pm vanno rinviati a giudizio. Addirittura, secondo le contestazioni, avrebbero più volte lanciato rifiuti e materiale edile contro la porta di ingresso dell’abitazione dell’anziano, un insegnante in pensione. Gli accusati, però, respingono le contestazioni, escludendo di aver mai compiuto le azioni che sono state ricostruite. I legali che li rappresentano, già in fase di indagine, hanno ritenuto di dover valutare con molta attenzione la condizione psichica dell’uomo, che vive a ridosso del quartiere San Giacomo.
Sarebbe affetto da disturbi mentali. Sarà il gup ad emettere la propria decisione. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Salvo Macrì, Carmelo Tuccio, Angelo Cafà e Giovanni Giudice.
Quando ero piccolo e giovine se mio padre fosse venuto a conoscenza, che
non avrei rispettato i vecchi, le donne in cinta, mi avrebbe lui spezzato le gambe
,ancora prima di arrivare di fronte alla magistratura o alle forze dell’ordine,
Purtroppo questi sono i risultati dei coppie moderne che dicono di essere
amici dei loro figli e vantarsene,io dico che i genitori debbono essere
EDUCATORI E NON AMICI .