Gela. “Mi sarei aspettato una maggiore tutela e le risposte, invece, non sono mai arrivate”. “Nessuna tutela”. Il consigliere comunale Antonio Torrenti ha deciso di lasciare il Megafono. “Rimango indipendente – continua – non ho interesse ad approdare in altri partiti o movimenti. Credo che, da solo, si riescano a raggiungere risultati maggiori. Ho già fatto richiesta di aderire al gruppo misto in consiglio comunale e ho informato i responsabili locali del Megafono”. Sulla decisione del consigliere comunale pesa, e non poco, la vicenda della presidenza, persa, in commissione sviluppo economico. Torrenti, infatti, è stato sfiduciato dagli altri membri, dopo un lungo periodo di tensione. “Anche in quel caso – conclude – mi sarei aspettato una presa di posizione più incisiva da un movimento che dovrebbe fare della democrazia e del dialogo le armi principali. A questo punto, penso che, nonostante tutto, partiti come il Pd, anche a livello locale, seppur contraddistinti da conflittualità interna, riescono comunque a garantire pieno diritti a tutti i componenti. Cosa che, nel Megafono, ho stentato a rintracciare”. I crocettiani, così, perdono un altro pezzo in consiglio comunale, dopo l’addio di Carmelo Casano.
