Padova. Sono ancora molto gravi le condizioni dell’operaio quarantenne David Di Natale. Il gelese, ieri mattina, è stato vittima di quanto accaduto all’interno delle Acciaierie Venete, nella zona industriale di Padova. Prima un incendio e poi una colata di metallo fuso ha travolto lui e altri tre lavoratori, Simone Vivian (che ha riportato però ferite guaribili in quindici giorni), Marian Bratu e Sergiu Todita, un romeno e un moldavo che versano in condizioni critiche. Di Natale, che lavora per un’azienda impegnata in una serie di manutenzioni nello stabilimento padovano, ha anche una gamba fratturata. Da quanto emerge dopo il suo ricovero, avrebbe ustioni sul settanta per cento del corpo. Da tempo, il quarantenne risiede a Santa Maria di Sala, a Venezia, ma diversi familiari vivono ancora a Gela.
Lo stabilimento sequestrato. I medici dei centri specializzati, dove sono stati trasferiti i tre feriti più gravi, stanno facendo di tutto per evitare che il loro quadro clinico possa degenerare. Intanto, i magistrati padovani hanno posto sotto sequestro lo stabilimento e cercheranno di accertare le cause della fuoriuscita del materiale incandescente, che ha travolto i lavoratori, probabilmente a seguito della rottura di una vasca. I sindacati hanno proclamato uno sciopero.