Ancora disagi e scioperi al liceo delle scienze umane D. Alighieri
Studenti e genitori in protesta: “Vogliamo solo poter studiare in sicurezza”
Gela. Ennesima giornata di sciopero al Liceo delle Scienze Umane “Dante Alighieri” di via Europa (a Gela), dove anche oggi gli studenti, appoggiati dai genitori, hanno deciso di manifestare il loro disagio davanti all’istituto. Al centro della protesta, ancora una volta, le condizioni difficili in cui sono costretti a svolgere le lezioni alcune classi dislocate nei locali dell’ex scuola elementare di via Feace.Già lo scorso 14 ottobre gli studenti si erano ritrovati sulle gradinate del liceo per denunciare la situazione dopo che, a seguito delle forti piogge, l’acqua era penetrata all’interno delle aule, rendendo impossibile proseguire regolarmente le lezioni. In quell’occasione, il dirigente scolastico Maurizio Tedesco aveva assicurato che il problema era legato alla mancata pulizia di caditoie e grondaie e che sarebbero stati effettuati interventi di manutenzione per risolvere il disagio.
A un mese di distanza, però, la situazione non è migliorata. Anzi, secondo gli studenti, per certi aspetti sarebbe addirittura peggiorata. Le cinque classi che ancora si trovano nei locali di via Feace si sono viste costrette a un ulteriore sacrificio: quello di frequentare le lezioni nel turno pomeridiano, a causa della mancanza di spazi adeguati nelle ore mattutine.
“Non vogliamo creare problemi, ma non possiamo continuare così — racconta Daniele, uno degli studenti in sciopero — Le aule sono piccole, umide, e adesso ci chiedono anche di andare a scuola di pomeriggio. Chiediamo solo di poter studiare in condizioni dignitose.”
Anche altri studenti sottolineano come la situazione stia mettendo a dura prova la loro motivazione e la qualità dell’apprendimento “Abbiamo provato a essere pazienti — aggiunge una studentessa — ma ogni giorno diventa più difficile. Non si tratta di protestare per principio, ma di far valere un diritto: quello allo studio e alla sicurezza.”
Alla mobilitazione si sono uniti anche i genitori, che hanno chiesto un incontro con il dirigente per sollecitare soluzioni rapide e concrete.
“È inaccettabile che, nel 2025, i nostri figli debbano studiare in aule che si allagano o in orari impropri — afferma una mamma presente alla protesta — Non chiediamo privilegi, solo che venga garantito il diritto allo studio in ambienti sicuri e salubri.”
Dal canto suo, il dirigente scolastico Maurizio Tedesco ha precisato che il turno pomeridiano rappresenta una misura temporanea, necessaria per garantire la continuità didattica, e che la situazione dovrebbe normalizzarsi entro poche settimane.
“Comprendo il disagio delle famiglie e degli studenti — ha spiegato — ma simili manifestazioni rischiano di creare barriere e di ostacolare il dialogo. Stiamo lavorando per trovare soluzioni condivise nel più breve tempo possibile.”
Intanto, davanti ai cancelli del liceo, gli studenti promettono di continuare a far sentire la loro voce fino a quando non verranno trovate risposte concrete.
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